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Repubblica: Milano, pugno duro dei vigili caccia agli irregolari sul bus

Molti messi in fila e portati via su furgoni. Proteste dai cittadini

30/05/2008
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la Repubblica

Il Pd: così i mezzi pubblici diventano luoghi di tensione. De Corato: tanti ci hanno ringraziato
FRANCO VANNI

MILANO - Ieri mattina la scena ha lasciato allibiti centinaia di milanesi. Un pullman con grate di ferro ai vetri fermo in piazza XXIV Maggio, in pieno centro. A bordo clandestini appena fermati dai vigili urbani in divisa "da combattimento" con manganelli e pistole. Disperati fermati sul tram senza biglietto e documenti in attesa sul bus "blindato" di essere trasportati a una centrale della polizia locale per l´identificazione per poi finire in questura.
L´operazione era partita lunedì, ma solo ieri i passeggeri dell´Atm si sono accorti di quello che stava accadendo nel sedile accanto al loro. E molti hanno telefonato indignati alle redazioni dei giornali. L´obiettivo per il Comune è fermare i clandestini con una nuova tecnica: alla fermata del tram il controllore chiede il biglietto allo straniero, se non lo ha gli chiede i documenti e a quel punto interviene il vigile. Dal tram il clandestino viene caricato direttamente su un pullman e spedito a una vicina centrale dei vigili per l´identificazione, e di lì in questura. Tra vigili e controllori, la squadra è composta da 15 persone: in tre giorni ha fermato 33 irregolari, due con ordine di espulsione.
Nel giorno in cui il ministro dell´Interno Roberto Maroni annunciava per oggi la nomina del prefetto come commissario per i rom, in città esplode la polemica per i modi sbrigativi dei vigili. Le prime perplessità arrivano dalla Questura: i cinque fermati dai vigili vengono identificati sul posto, ma i poliziotti chiedono spiegazioni: ai vigili spetta identificare i clandestini solo se indagati. Si muove il comando dei vigili, e il problema rientra: i clandestini arrivano nel primo pomeriggio in Fatebenefratelli.
Per Fancesco Marsico, vicedirettore di Caritas Italia, «il controllo dei documenti è legittimo, ma quanto sta succedendo a Milano, con i vigili che cercano di identificare i clandestini sull´autobus, è emblematico di quanto potrà accadere se si daranno poteri ai sindaci sull´ordine pubblico». Per l´avvocato Giuliano Pisapia, già deputato Prc, non c´è da stupirsi: «Il decreto legge appena approvato, che permette alla polizia locale di accedere ai dati del ministero dell´Interno, indica la linea: ai vigili sono trasferite funzioni che erano prerogative di polizia e carabinieri. Il problema è che i ghisa non sono attrezzati per questi compiti». Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio comunale, premette che «l´accertamento su chi è clandestino è un´azione giusta», ma mette in guardia: «La prefettura non sapeva nulla dell´iniziativa del Comune, il che sorprende. Il Consiglio sia informato di quello che succede».
Il sindaco Letizia Moratti, a Torino per la presentazione del Festival musicale MiTo che accoglierà anche i violini gitani, protegge il suo vice: «Vanno distinte le due sfere: dare sicurezza con l´ordine pubblico, ma fare anche conoscere culture che possono avvicinare Paesi e città in un percorso virtuoso». Il suo vicesindaco Riccardo De Corato, vera anima dell´operazione, entra nel merito: «I controlli sul tram non sono una novità. Li abbiamo intensificati, d´accordo con questura e prefettura. Noi i clandestini li cerchiamo ovunque: per loro la vacanza in Italia oramai è agli sgoccioli». Sulla stessa linea Emiliano Bezzon, comandante dei vigili: «Un nucleo che si occupa appositamente di sicurezza sui mezzi pubblici è attivo da anni. Di solito contrasta reati come il borseggio, e non è raro che si trovino ad avere a che fare con stranieri espulsi o ricercati».