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Repubblica-Milano-Ritorno a scuola a rischio Mancano 5000 supplenti

Cambiano le regole sui punteggi ed è caos nelle graduatorie. Le nomine le faranno i presidi solo a settembre Ritorno a scuola a rischio Mancano 5000 supplenti TERESA MONE...

09/07/2004
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la Repubblica

Cambiano le regole sui punteggi ed è caos nelle graduatorie. Le nomine le faranno i presidi solo a settembre
Ritorno a scuola a rischio Mancano 5000 supplenti
TERESA MONESTIROLI


Le nomine delle supplenze annuali saranno rimandate a settembre. Tutte, cioè oltre cinquemila, mettendo a rischio l'avvio dell'anno scolastico fissato in Lombardia per il giorno 8. Forse, se l'infernale macchina delle graduatorie non si inceppa di nuovo, entro luglio si riuscirà a procedere con le assunzioni a tempo indeterminato che finalmente, dopo anni, smuovono la situazione dei precari. Ma ancora non è dato sapere quante saranno le immissioni in ruolo a Milano. "È difficile stabilire un calendario - confessa Antonio Zenga, provveditore di Milano - dal momento che stiamo ancora sistemando le graduatorie provvisorie. Sarà impossibile nominare a luglio le supplenze dei docenti, ormai non ci pensiamo neanche più, ma stiamo già organizzando le scuole-polo", allertando i presidi che a partire dagli ultimi giorni di agosto dovranno distribuire tutte le cattedre vacanti. Più o meno cinquemila, stando ai conti del provveditore "ma forse qualcosa in più. Milano per tradizione perde insegnanti e se l'anno scorso abbiamo coperto 5.000 cattedre, quest'anno ci aspettiamo che i numeri siano più consistenti".
Dopo un anno virtuosissimo - la scorsa estate gli uffici di via Ripamonti avevano assegnato quasi 5.000 supplenze entro il 31 luglio, data stabilita dalla legge Moratti - ora ritorna il caos. "A complicare le cose sono state le variazioni all'ultimo momento delle graduatorie" spiega il provveditore. "Altrimenti il meccanismo avrebbe funzionato anche quest'anno". Invece, i nuovi criteri di assegnazione del punteggio hanno costretto l'amministrazione a rivedere completamente la maggior parte delle posizioni, stravolgendo così tutte le graduatorie. E, nonostante il personale stia lavorando giorno e notte, sabato compreso, da settimane, le liste provvisorie non sono ancora pronte. E siamo già al 9 luglio. "A essere ottimisti, riusciremo a concludere le immissioni in ruolo entro il termine fissato da Roma, ossia il 31 luglio. A meno che non ci sia una proroga, ma non credo - spiega Zenga - . E poi, anche se ci fosse, organizzare le nomine ad agosto sarebbe davvero complicato per tutti: sia per noi sia per i precari che ormai hanno fissato le vacanze". Quindi, l'unica soluzione che rimane quella delle scuole-polo, a settembre. Con tutte le conseguenze del caso. Cioè rimandare oltre 5.000 nomine rischiando che molte classi si trovino, nei primi giorni di scuola, senza insegnanti. Ce la faranno infatti i preside a coprire tutte le cattedre vacanti in meno di dieci giorni?