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Repubblica-Milano-"Tolgono gli insegnanti per gli alunni stranieri

IL CASO La denuncia delle maestre "Tolgono gli insegnanti per gli alunni stranieri" De Albertis, An: chi è in Italia deve impegnarsi a accettare le nostre leggi Il Car...

12/07/2004
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la Repubblica

IL CASO
La denuncia delle maestre
"Tolgono gli insegnanti per gli alunni stranieri"
De Albertis, An: chi è in Italia deve impegnarsi a accettare le nostre leggi
Il Carroccio: chiederemo al sindaco di esprimersi sulla questione


Da 750 a 94 in tre anni. Da 94 a zero quest'anno. È il bilancio denunciato dagli insegnanti delle scuole dell'obbligo di Milano sui posti destinati all'integrazione degli alunni stranieri. Quei docenti che da anni si occupano di aiutare i bambini che provengono dai paesi stranieri a inserirsi nella scuola pubblica italiana. Alunni in continua crescita che nel 2004 hanno raggiunto quota 28.690 - 70mila in Lombardia.
La denuncia arriva dalle insegnanti di italiano dell'istituto comprensivo Thouar Gonzaga che in una lettera indirizzata al direttore scolastico regionale Mario Dutto si domandano: "Chi insegnerà l'italiano come seconda lingua? Chi si occuperà degli stranieri? Come si pensa di costruire l'integrazione in assenza di risorse?". E mentre la città si divide sul caso delle classi islamiche come modello o meno di integrazione, la scuola si chiede come affronterà l'inizio dell'anno scolastico di fronte all'esercito di bambini extracomunitari che, come ogni anno, dovrà essere inserito nelle classi, talvolta anche senza parlare una parola di italiano, nel rispetto della diversità. "Perché questa è la vera integrazione - spiega Arcangela Mastromarco, che da 15 anni segue i laboratori di italiano della scuola elementare Thouar Gonzaga - non quella di creare classi speciali. Le nostre norme per l'accoglienza sono tra le migliori in Europa e hanno ottenuto ottimi risultati. Ma hanno bisogno di risorse, altrimenti tutta la nostra esperienza verrà buttata al vento. Io ho dedicato gli ultimi 15 anni a questi progetti e ora dovrò tornare in classe". Come lei, tutte le altre maestre che in via Brunacci, via Gentilino e via Vigevano, insegnano italiano ai neoarrivati. E non solo. "Nella sede di via Gentilino - spiega Federica Sorella, maestra - abbiamo tre classi prime dove gli stranieri sono la metà degli iscritti. Di fronte a questi numeri tutte le insegnanti distaccate dovranno tornare in aula, me compresa. Chi seguirà questi bambini?". La risposta dipenderà dalla buona volontà delle insegnanti e dalla capacità che avranno le scuole di arrangiarsi, giocando con le risorse che arriveranno da Roma. "Non credo che con questa manovra ci saranno nuove risorse - conclude Mastromarco -. I presidi stanno già pensando di sottrarre alcune risorse destinate alle comprensenze a scapito del tempo pieno".
(t. m.)