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Repubblica-Milano-"Troppo presto il ritorno sui banchi Balletto di insegnanti fino a ottobre"

'INTERVISTA Luigi Mariani, preside: abbiamo poco tempo e nessuna istruzione "Troppo presto il ritorno sui banchi Balletto di insegnanti fino a ottobre" Dovremo chiamare de...

21/08/2004
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la Repubblica

'INTERVISTA
Luigi Mariani, preside: abbiamo poco tempo e nessuna istruzione
"Troppo presto il ritorno sui banchi Balletto di insegnanti fino a ottobre"
Dovremo chiamare dei sostituti per i supplenti non ancora nominati Troppi cambi non aiuteranno i ragazzi


Luigi Mariani, da 20 anni preside dell'istituto "Europa Unita" di Lissone, è preoccupato per l'inizio di questo anno scolastico?
"Sono molto preoccupato. È ancora peggio degli scorsi anni. Negli ultimi due, almeno, le graduatorie definitive venivano chiuse entro il 31 luglio e c'era più tempo, per nominare i professori. Questa volta non solo mancano le graduatorie, ma la scuola inizia troppo presto".
Tra qualche giorno, saranno le scuole polo e quindi voi presidi, a convocare i supplenti. Qual è la difficoltà maggiore?
"Non sappiamo ancora niente, non sono state nemmeno individuate le scuole polo. Anche se è l'intero meccanismo che va cambiato. Un percorso burocratico complicatissimo da svolgere in gruppo: consultare le graduatorie, vedere le cattedre a disposizione, chiamare i docenti attraverso raccomandata?Ci vuole tempo e non ne abbiamo".
Questo vuol dire che l'otto settembre i suoi ragazzi entreranno in classe e non avranno tutti i professori?
"Quello che, bene o male, succede sempre. La cosa più grave è che dovrò spiegare il perché ai genitori che, giustamente, sono preoccupati. E non è facile. Certo, come responsabile dell'istituto dovrò garantire una presenza in classe e, in attesa delle nomine annuali, se mi daranno l'autorizzazione chiamerò un docente che copra l'incarico anche per poco tempo".
Il supplente del supplente, insomma. Con i ragazzi che dovranno cambiare insegnante più volte nel corso dell'anno.
"È inevitabile, anche se spero che tutti gli insegnanti siano al loro posto entro l'inizio di ottobre. Iniziare con un docente che rimane magari solo per due settimane o un mese e poi cambiare è una doppia difficoltà. Per tutti. Per gli insegnanti che entrano in una classe che non conoscono e devono comunque iniziare un percorso didattico che poi non potranno portare avanti. Per i colleghi che ne prenderanno le consegne. E per gli studenti, naturalmente, che hanno timore di rimanere indietro con i programmi".
C'è qualche materia in particolare per cui il cambio di professore può creare maggiori problemi?
"Sicuramente è più dura riprendere il ritmo con materie grosse e complesse come la matematica o il latino, ma anche per le altre, cambiare docente mette a rischio l'andamento didattico. I ragazzi alla fine riescono sempre a adattarsi e un buon insegnante dovrebbe risolvere tutto, ma questa non può essere una giustificazione. Gli studenti hanno bisogno del loro professore, di un unico punto di riferimento, del loro interlocutore. Se manca questo, si perde anche metà dell'azione educativa. Ed è una sconfitta per tutti".
(a. g.)