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Repubblica/Napoli: Architettura, appello a Mussi

La Cgil: "Le facoltà sono occupate dalle famiglie"

30/09/2007
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la Repubblica

Dopo la denuncia di un ricercatore, il preside chiede al ministro nuove regole per i concorsi e accertamenti alla Procura
Dopo l´inchiesta di "Repubblica", il sindacato all´attacco sulla "parentopoli" universitaria: «C´è una vera e propria occupazione delle facoltà da parte di alcune famiglie», dice Enrico Panini, segretario nazionale della Flc-Cgil. E continua a far discutere la lettera del professor Antonio Rossetti sul concorso per associato bandito da Architettura nel maggio 2005. Il preside Gravagnuolo propone al ministro Mussi di rivedere la procedura per la nomina delle commissioni di concorso per docenti associati e chiede di verificare un episodio riferito nella missiva: la prova di didattica si sarebbe svolta a porte chiuse. Potrebbe muoversi anche la Procura.

Polemiche dopo la denuncia di presunte irregolarità ad Architettura: il caso all´esame della Procura. Interviene il preside
Università, terremoto concorsi
Appello di Gravagnuolo a Mussi: "Nuove regole per la selezione"

Decine di fascicoli aperti sulle prove per i nuovi prof, soprattutto a Medicina
Da accertare la circostanza che il giudizio sia avvenuto a porte chiuse
La proposta: nominare le commissioni con doppio screening e sorteggio finale
DARIO DEL PORTO

Verifiche approfondite sulle circostanze riferite dal professor Antonio Rossetti, a cominciare dalla prova didattica che, secondo quanto riferito nella lettera indirizzata a "Repubblica", si sarebbe svolta a porte chiuse: le chiede «a tutti gli organi competenti» il preside della facoltà di Architettura della Federico II, Benedetto Gravagnuolo, «per difendere l´onorabilità dell´Università». E potrebbe disporle nei prossimi giorni la Procura della Repubblica nel caso in cui l´ufficio inquirente dovesse decidere di acquisire la missiva pubblicata giovedì mattina su questo giornale. Nella lettera, il ricercatore raccontava la sua versione del concorso per due posti come professore associato di Progettazione architettonica bandito nel 2005 e concluso con la dichiarazione di idoneità di due candidati, Marella Santangelo (figlia dell´attuale vicesindaco di Napoli, Sabatino Santangelo) e Gabriele Szanizlò, mentre altri, fra i quali lo stesso Rossetti, erano stati dichiarati non idonei. La prova è già all´attenzione del Tar, al quale si è rivolto Rossetti con un ricorso redatto dall´avvocato Giulio Rotoli. Nella missiva, il ricercatore riferisce fra l´altro che, terminato l´iter della prova, i quattro candidati indicati dalla commissione per la scelta conclusiva avrebbero riportato «il giudizio finale identico, parola per parola, virgola per virgola. Dunque, o dovremmo essere tutti idonei, cosa impossibile, ovvero - si chiede Rossetti - se i giudizi sono identici, in base a quale criterio la commissione potrà scegliere gli idonei?».
I magistrati amministrativi non hanno disposto la sospensiva, l´udienza di merito non è stata ancora fissata e si celebrerà, presumibilmente, non prima degli inizi del prossimo anno. Un punto, fra i diversi nodi evidenziati dal ricercatore, potrebbe finire però sotto la lente della giustizia ordinaria, più che di quella amministrativa: la prova didattica, si legge nella lettera, si sarebbe svolta «in una camera senza sedie, con la porta chiusa a chiave e con un´addetta del dipartimento che vietava a chiunque di entrare». Episodio smentito dal presidente della commissione del concorso, il professor Rolando Scarano, e sul quale anche il preside Gravagnuolo dice di aver ricevuto testimonianze di segno contrario. Il professor Rossetti invece conferma tutto: «Ci sono i testimoni», aggiunge. Ed è chiaro che si tratta di un nodo da chiarire prima possibile nell´interesse dei protagonisti della vicenda e di tutta la facoltà di Architettura.
In mancanza di un esposto, tocca adesso alla Procura della Repubblica valutare se sussistano gli estremi per aprire d´ufficio un fascicolo sul caso. Agli inizi della prossima settimana, forse già domani, il procuratore aggiunto Giuseppe Maddalena, che coordina la sezione Reati contro la Pubblica amministrazione, potrebbe discutere della questione insieme al procuratore capo Giandomenico Lepore. Il pool guidato da Maddalena ha aperto in questi mesi numerosi fascicoli riguardanti presunte irregolarità nello svolgimento di prove per concorsi universitari. Nella maggior parte dei casi si è trattato di procedimenti aperti sulla base di esposti anonimi e per questo destinati quasi sempre all´archiviazione. Ma la pioggia di segnalazioni, riguardanti tutte le principali facoltà, Medicina in testa, costituisce la spia di un malessere che non può essere affrontato solo percorrendo la via giudiziaria. Non a caso il preside di Architettura si rivolge al ministro dell´Università Fabio Mussi e suggerisce di ritornare, almeno per quanto riguarda i concorsi come professore associato, alla vecchia procedura che prevedeva la nomina della commissione attraverso un doppio screening concluso con il sorteggio.