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Repubblica-Napoli-Gli atenei sfidano la Moratti

Gli atenei sfidano la Moratti Lezioni a singhiozzo e assemblee: "Sei giorni di protesta" Anche in Campania scatta la mobilitazione contro la riforma Le iniziative di studenti ...

11/10/2005
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la Repubblica

Gli atenei sfidano la Moratti
Lezioni a singhiozzo e assemblee: "Sei giorni di protesta"
Anche in Campania scatta la mobilitazione contro la riforma Le iniziative di studenti e docenti
La mappa delle adesioni da Napoli a Salerno. A rischio corsi ed esami: "Il blocco delle attività? È legittimo"
BIANCA DE FAZIO


Tutti contro la Moratti e un ddl che riforma lo stato giuridico della docenza universitaria e sembra non piacere a nessuno, nel mondo accademico. Tutti d'accordo con i sindacati di categoria, che hanno indetto sei giorni di protesta, da ieri a sabato, invitando docenti e ricercatori al blocco delle attività. Tutti d'accordo, anche se il blocco non c'è ancora stato. O meglio. Le iniziative di protesta sono affidate di volta in volta ai singoli docenti, ai singoli ricercatori, alle facoltà. Niente lezioni ed esami, dicono i sindacati. Ma le adesioni alla protesta sono a singhiozzo - nonostante la netta posizione contro il ddl assunta da tutti i rettori degli atenei campani - sporadiche e non organizzate. A discapito degli studenti, cui non è dato sapere se e quali attività restano regolari. Una sì, l'altra no.
Prendiamo la Federico II. Assemblee sono programmate in molte facoltà, ed i docenti decideranno, di volta in volta, come comportarsi. E se già ieri alcune attività sono saltate ad Ingegneria, ad esempio, ci sono facoltà, come Giurisprudenza, dove della mobilitazione s'è appena parlato. Molto mobilitate Lettere e Scienze, ma anche qui le adesioni alla protesta restano affidate all'iniziativa dei docenti. Unica certezza, l'assemblea di ateneo che si terrà il giorno 14, venerdì prossimo, a Monte Sant'Angelo.
All'apparenza più compatta la Seconda università di Napoli. Ieri il rettore Antonio Grella ha fatto sapere che il suo ateneo aderisce alla protesta, dal giorno 12 al giorno 18. E se all'Orientale non c'è nulla di ufficiale, è all'ateneo di Salerno che la mobilitazione minaccia di farsi sentire maggiormente. Già ieri c'è stata una prima assemblea con circa 400 tra docenti e ricercatori delle varie facoltà. Altre seguiranno in questi giorni, ad iniziare da oggi, quando a riunirsi saranno gli studenti, che si sono dati appuntamento a Giurisprudenza.
"Abbiamo invitato tutti i docenti - afferma il professore Libero Sesti Osseo - a sospendere le lezioni, ma soprattutto, a dialogare con gli studenti per sensibilizzarli circa una riforma che ci sembra molto pericolosa. Non intendiamo bloccare tutte le attività, piuttosto vogliamo discutere e coinvolgere tutte le componenti". Gli studenti stanno già dicendo la loro. Rosario Pugliese, ad esempio, della Confederazione degli studenti: "La legittima protesta dei ricercatori e dei docenti contro la riforma universitaria non può e non deve danneggiarci. Invece di interrompere le lezioni, proponiamo momenti di discussione e di confronto".