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Repubblica-Napoli-I sindacati contro Bottino "Troppo fedele alla Moratti"

Il direttore scolastico regionale si difende: "Mi attribuiscono poteri che non ho" I sindacati contro Bottino "Troppo fedele alla Moratti" STELLA CERVASIO ...

05/08/2005
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la Repubblica

Il direttore scolastico regionale si difende: "Mi attribuiscono poteri che non ho"
I sindacati contro Bottino "Troppo fedele alla Moratti"
STELLA CERVASIO


Una raffica di lettere al ministero della Pubblica istruzione, questa è l'ultima querelle tra il direttore regionale scolastico Bottino e i sindacati, che lo hanno "ricusato", chiedendone la destituzione. Targate Napoli, le missive sono firmate da Cisl, Uil e Snals e da una Cgil dai toni lievemente più moderati, per mettere sotto accusa Alberto Bottino. Il capo dell'ufficio scuola risponde senza aspettare un minuto, imbusta e spedisce a Roma: caro ministro, le spiego il malessere della scuola di Napoli. Ma aggiunge: "Non ve la prendete con me, sindacati", lasciando intendere di essere un esecutore, anche se ribadisce che ha ancora memoria fresca del suo lavoro nella scuola, perciò respinge le accuse di un comportamento più da "funzionario" che dalla parte della scuola.
"Di più non potevo fare: mi chiedono posti, accadde anche l'anno scorso, ma io credo di aver lavorato tanto. Quattromila e cinquantatrè immissioni in ruolo di insegnanti in cinque giorni non sono uno scherzo. L'abbiamo fatto, e qualcuno del mio staff si è anche sentito male...". Momentaccio che si ripete (accadde anche l'anno scorso, nella stessa circostanza delle nomine, lamenta Bottino): nel documento firmato Cisl, Uil Snals l'accusa è di aver glissato sulla situazione degli organici di diritto e non aver mai fornito un quadro delle disponibilità e anche di aver violato le disposizioni sulla formazione delle classi (collocando 35 alunni per classe, operando riduzione del sostegno, non rispettando gli obblighi igienico-sanitari con più alunni rispetto alla capienza delle aule; troppi disabili in ogni classe). L'accusa è anche di pasticci nelle immissioni in ruolo (come i ritardi di comunicazione e assegnazioni provvisorie pubblicate dopo che le sedi erano state assegnate ai contratti a tempo determinato). Questo ha fatto sì che molti abbiano trovato la sede più vicina occupata e abbiano dovuto scegliere un'altra provincia).
La Cgil, a firma di Franco Buccino, segretario Flc, chiede invece una "diversa politica scolastica", definendo Bottino "l'interprete fedele delle indicazioni ministeriali su tagli e riduzione del servizio". "C'è bisogno - dice il sindacato - di un diverso direttore". "Non voglio fare polemica - replica Bottino - ma non posso incrementare i posti perché lo vogliono loro. Ho autorizzato tutte le classi che mi sono state chieste. Sul sostegno: devo fare didattica, non assistenza. Abbiamo una media di un docente di sostegno per 1,80 alunni; il resto d'Italia di uno ogni 2 alunni, siamo sotto di poco. Sono invece abbastanza d'accordo sulla questione del personale Ata. Ma i sindacati chiedono 600 bidelli in più, io ritengo ci sia bisogno di un centinaio. Quest'anno la Finanziaria ha tagliato 465 posti in Campania. Non posso certo pagarli io se lo Stato non lo fa".