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Repubblica-Napoli-Più risorse per la scuola pubblica -di Franco Buccino

L'INTERVENTO Più risorse per la scuola pubblica FRANCO BUCCINO Il presidente del...

21/04/2005
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la Repubblica

L'INTERVENTO
Più risorse per la scuola pubblica
FRANCO BUCCINO


Il presidente della Regione Bassolino ben sa che sono tempi tristi per la scuola pubblica nel nostro Paese. Per noi in Campania, tristissimi. Un combinato perverso in questi ultimi anni tra Finanziarie e riforme, con tagli, economie, razionalizzazioni e ottimizzazioni da una parte, riduzione del tempo scuola, facoltatività di alcune discipline, abbassamento dell'obbligo scolastico e scelta precoce del canale secondario dall'altra, sta mettendo in gravi difficoltà la scuola pubblica, vanificando anni di impegno di molte persone e istituzioni, anche in Campania.
Per noi poi si aggiungono ulteriori difficoltà: eravamo da pochi anni usciti dalla gabbia dei doppi turni, incominciavamo a progettare spazi di flessibilità e modelli didattici più ricchi, la stessa amministrazione scolastica veniva incontro alle scuole riconoscendo difficoltà strutturali ed edilizie, enfatizzando il disagio sociale nelle situazioni di handicap, quando è cominciata la scellerata politica scolastica dell'attuale governo, che fotografa il presente e ridimensiona la scuola, senza speranza e senza distinzioni, allo stesso modo a Milano e a Napoli, al Vomero e a Scampia.
Non abbiamo più neanche i grandi numeri. Regioni che già contavano su organici consistenti per la diffusione di tempo pieno, oggi rivendicano maggior organico per la presenza degli alunni immigrati. Noi, con una scuola povera, destinata a scendere sotto il livello di guardia, non possiamo contare neanche sui bambini extracomunitari: i genitori non lavorano con contratti regolari, i figli non vengono a scuola. Li vediamo, passando, ai margini delle strade.
Gli organici della scuola si determinano non solo in base al numero degli alunni, ma anche in base ai parametri di complessità e di disagio.


ebbene, le scuole delle nostre aree a rischio, di quelle aree per le quali non ci rassegneremo mai a essere tristemente famosi neanche dinanzi all'evidenza dei fatti, possono ricevere cifre consistenti per progetti inverosimili, ma mai classi meno numerose e qualche unità di personale in più.
La Direzione scolastica regionale, da noi come altrove, filtra e governa le richieste delle scuole, per cui alla fine si aggiunge al danno delle risorse che si assottigliano, la beffa di scuole che chiedono meno di quello che ricevono.
Con queste premesse, per il prossimo anno scolastico per le scuole di Napoli e della Campania si prepara il seguente desolato scenario: nelle scuole elementari e medie meno alunni e in teoria lo stesso organico dello scorso anno, in realtà insegnanti solo per lezioni frontali e neppure per le attività previste dalla cosiddetta riforma Moratti; nelle scuole dell'infanzia, quelle pubbliche, circa tremila bambini in meno, transitati alle private; nella scuola secondaria a fronte di più studenti, anche perché adesso si recuperano quelli dei percorsi integrati con la formazione professionale, non aumenta il numero delle classi. (In questi ultimi due casi le responsabilità sarebbero di Comuni e Province che non danno i locali: ipocritamente si dimentica che il governo taglia risorse, con la stessa logica, alle scuole e agli enti locali). In tutti i tipi di scuola, infine, diminuisce vertiginosamente il numero del personale tecnico e amministrativo e dei bidelli: a settembre i cancelli di qualche scuola rimarranno chiusi.
L'anno scorso, in una situazione analoga, abbiamo fatto manifestazioni e scioperi, con modesti risultati; quest'anno potrebbe non andare meglio.
Il presidente Bassolino, il giorno dopo lo strepitoso risultato elettorale, sta definendo insieme con i responsabili delle altre Regioni del sud le linee di una nuova politica meridionale, una politica che punta molto sulle risorse umane e sulla conoscenza, sulla scuola quindi. Contratti con il governo, per favore, insieme ai presidenti della altre Regioni meridionali, più risorse e più organico per la scuola pubblica del Mezzogiorno. Noi saremo al suo fianco.
Franco Buccino
Segretario generale
della Flc Cgil Campania