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Repubblica/Napoli: Quattro proposte della Cgil dopo le polemiche per il blitz della polizia al Nuovo Policlinico

Interruzione di gravidanza domani il caso va al Csm

18/02/2008
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la Repubblica

Il sindacato: centro di prenotazione unico e sala operatoria per la ivg aperta 5 giorni su 7 Mancino: 'L' obiettivo è comprendere come davvero si sono svolti i fatti'

DARIO DEL PORTO
Quattro proposte per garantire i diritti delle donne che scelgono di interrompere la gravidanza: una piattaforma di interventi che la Cgil ha voluto illustrare presso la Clinica Ostetrica del Secondo Policlinico, il presidio ospedaliero catapultato sulle prime pagine di tutta Italia a seguito dell' intervento della polizia dei giorni scorsi. «Vogliamo affermare - dice Enrico Panini, segretario generale nazionale di Flc Cgil - che una legge dello Stato italiano va difesa, tutelata e non deve essere oggetto di una ignobile campagna di aggressione». Il sindacato pensa a un centro di prenotazione unico metropolitano, all' apertura nel Policlinico di una camera operatoria per l' interruzione di gravidanza che sia attiva cinque giorni su sette, alla separazione logistica tra donne partorienti e donne in attesa di interruzione, e alla previsione di una quota maggiore di ginecologi non obiettori nell' azienda ospedaliera Federico II. Il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano, sottolinea: «Va rilanciato il senso di giustezza della legge 194 e vanno evitate campagne fondamentaliste. Occorre operare per il dialogo e lavorare affinché non ci siano steccati tra laici e cattolici». Lunedì sera la polizia era intervenuta nel reparto di Ostetricia del Nuovo Policlinico dopo una telefonata, proveniente dall' interno della struttura, che segnalava la presenza di una paziente chiusa nel bagno intenta a commettere un probabile infanticidio. L' arrivo in corsia degli agenti, fra i quali una donna, ha scatenato un vespaio di polemiche, poi gradualmente rientrate quando il quadro della vicenda si è fatto meno confuso. Di sicuro, nell' ospedale non è stata in alcun modo violata la legge sull' aborto. Sugli aspetti della vicenda sono comunque in corso ben sei inchieste, da quella aperta dalla magistratura per "fatti non costituenti notizie di reato" all' istruttoria disposta dal garante per la privacy. Forse già domani il caso potrebbe essere esaminato dalla prima commissione del Csm, investita della questione da un documento sottoscritto dai componenti donna dell' organo di autogoverno di giudici e pm. «L' obiettivo - spiega il vicepresidente del Consiglio superiore, Nicola Mancino - è comprendere come si sono svolti i fatti. Le versioni fornite sono diverse, dunque c' è bisogno di un accertamento. Si tratta di capire bene cos' è accaduto in quell' ospedale, che peraltro è una struttura pubblica. Le proteste sono state forti - conclude Mancino - ed è anche questa la ragione che ci porta ad approfondire l' accaduto e a valutarlo». La Procura ha sin dal primo momento spiegato che l' intervento si era reso necessario a seguito di una segnalazione «estremamente circostanziata» e che, dalle informazioni raccolte, gli agenti si erano mossi «con assoluta professionalità, nel pieno rispetto della privacy della paziente e del luogo di degenza». Dopo aver individuato l' autore della telefonata, il pm Vittorio Russo ha sentito ieri altri testimoni. In Procura saranno ascoltati anche i sanitari e i paramedici presenti al Policlinico al momento del fatto.