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Repubblica/Napoli: Scuola, cresce l´esercito dei "sospesi"

Precari, la Cgil contro i tagli inviata una diffida a Bottino Nelle superiori non promosso 1 studente su 4: verifica a settembre Più colpiti gli istituti tecnici e professionali. In aumento anche i bocciati

24/06/2009
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la Repubblica

BIANCA DE FAZIO

Uno studente su quattro non ce l´ha fatta ad essere promosso. Un quarto dei ragazzi delle scuole superiori, a Napoli, solo a settembre saprà se passerà all´anno successivo o se resterà nella classe frequentata quest´anno. È l´esercito degli studenti per i quali il "giudizio è sospeso", quelli che non hanno raggiunto la sufficienza in tutte le materie e che dovranno recuperare il "debito" in una o più discipline. Una verifica - a settembre - stabilirà se sono in grado di andare avanti o se saranno fermati. Un esercito in crescita in tutta Italia, specie negli istituti tecnici e professionali. Ed anche qui da noi aumenta il numero dei "sospesi" e quello dei bocciati (più 1.5 per cento), pari, secondo il dato nazionale, al 15.4 per cento.
Percentuale che cala nei licei napoletani (mentre trova conferma nei tecnici e professionali, specie al biennio) secondo i dati di alcuni degli istituti più importanti della città. Allo scientifico Mercalli, ad esempio, i promossi (e gli ammessi alla maturità) sono in tutto il 66.95 per cento. Sono 68, su 1.100 alunni, i bocciati (il 6.6 per cento), e 265 (pari al 25.75) gli studenti per i quali il giudizio è sospeso. «Percentuali più o meno stabili rispetto allo scorso anno», afferma il preside Luigi Romano, che ha già predisposto corsi di recupero in latino, matematica ed inglese. «Ai genitori - spiega - abbiamo comunicato la sospensione del giudizio indicando la modalità consigliata per il recupero: corso a scuola o studio autonomo». Corsi che talvolta sono già iniziati, come al classico Genovesi. «Qui - afferma il dirigente Ennio Ferrara - solo 3 ragazzi su 145 non sono stati ammessi all´esame di Stato (meno dello 0.5 per cento). Mentre i bocciati sono solo lo 0.8 per cento ed i "sospesi" sono tra il 20 ed il 25. E se impennata di "sospensioni" c´è stata, questa riguarda soprattutto la Matematica».
Convocati a scuola, i genitori si sono visti consegnare un documento che elenca le insufficienze del figlio. Insufficienze che si è cercato di colmare durante l´anno al liceo Pansini: «Così - afferma il preside Salvatore Pace - abbiamo dimezzato il numero dei bocciati: l´anno scorso furono 50, quest´anno sono 23 su 770 alunni. Diminuiti anche gli studenti sui quali pende la "sospensione": non più del 20 per cento». Qui, al Pansini, non solo ci saranno i corsi di recupero per sanare i debiti, ma gli studenti che d´estate vorranno esser seguiti a distanza dai prof potranno usare un servizio on line. È al Mazzini che crescono i bocciati, almeno tra quanti dovevano sostenere la maturità: 8 su 162 i non ammessi (nel 2008 furono 3). «Mentre sono diminuiti i bocciati nelle classi intermedie: da 65 a 50». Così, al Mazzini, i non ammessi raggiungono il 7.25 per cento, mentre calano al 2.5 al liceo classico Vittorio Emanuele II.
La Cgil della Campania si mobilita contro i tagli che stanno colpendo il personale del mondo della scuola e della ricerca, sacrificando soprattutto decine di migliaia di precari. Così venerdì, alle 9.30 all´Istituto motori del Cnr di Fuorigrotta, il segretario nazionale della Federazione lavoratori della conoscenza, Mimmo Pantaleo, incontrerà i precari del settore e discuterà del futuro di scuola e università con il segretario generale Cgil Campania, Michele Gravano, e l´assessore regionale all´Istruzione Corrado Gabriele. "Più conoscenza=più diritti; quale futuro per il precariato della conoscenza" è il titolo della manifestazione.
Intanto la Cgil regionale, come sta accadendo anche in altre regioni d´Italia, ha inviato una diffida al direttore scolastico regionale, Alberto Bottino, perché confermi, per il prossimo anno scolastico, gli attuali organici della scuola, visto che i tagli previsti dalla Gelmini sono considerati illegittimi in quanto non ancora confermati dal regolamento attuativo che doveva seguire il decreto e che non ha ancora visto la luce.
(b.d.f.)