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Repubblica/Napoli: Supplenti, contratti a rischio

Esauriti i fondi: assegnati solo 2,40 euro per ogni alunno

27/03/2007
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la Repubblica

Supplenti, contratti a rischio

L´allarme dei presidi per i tagli del ministero "Situazione insostenibile non arriveremo a fine anno"

BIANCA DE FAZIO

L´Associazione nazionale presidi ha lanciato l´allarme qualche giorno fa: «La situazione finanziaria delle scuole è insostenibile». Un allarme rimbalzato di istituto in istituto. Fino a far minacciare, in alcune scuole, la rescissione dei contratti già stipulati con i supplenti. I soldi per pagarli non ci sono. I budget stabiliti da Roma per gli stipendi dei precari che sostituiscono i docenti di ruolo sono, in molti istituti, già esauriti. Impossibile arrivare a fine anno. Né è praticabile l´idea di attingere ad altre voci di finanziamento: non solo perché i bilanci languono su tutti i fronti, ma anche perché il ministero ha precisato che bisogna usare, per i supplenti, solo quanto è stato loro destinato.
«Abbiamo le mani legate e saremo obbligati a non chiamare più supplenti» lamenta, ad esempio, Gustavo Vassallo, il direttore amministrativo dell´istituto comprensivo Fiorelli. Una scuola che conta 815 alunni e 2 diverse sedi. «Abbiamo avuto, per le supplenze, 20 mila euro lordi. Al netto si riducono a 12.200. Col primo mese del 2007 ne abbiamo già spesi 6 mila. A febbraio siamo a 12 mila. Come riusciremo a far fronte ai pagamenti fino a fine anno? L´unica soluzione è non chiamare più supplenti». Come in buona parte già avviene. «Alla scuola media Fiorelli convochiamo i supplenti solo se l´assenza del titolare supera i 15 giorni». Gli studenti il cui insegnante si ammala per meno tempo si arrangiano. Si tampona, come e quando si può, con i docenti che hanno un´ora libera. «Con i finanziamenti giunti da Roma copriremo solo gli stipendi di gennaio e febbraio - incalza il preside dell´istituto comprensivo Vittorino da Feltre, Angelo D´Avino - L´anno scorso abbiamo speso, per gli stipendi dei supplenti, circa 100 mila euro. Stavolta ce ne hanno assegnati 27.370 (lordi). Il ministero ci ha assicurato che, se dimostreremo di averne bisogno, ci saranno integrazioni. Ma anche queste non potranno superare il budget iniziale». Come dire che nel migliore dei casi questa scuola si ritroverà con la metà del finanziamento dell´anno scorso.
E non è finita. Quando il primo marzo il ministro Fioroni ha finalmente dettato i criteri per l´assegnazione dei finanziamenti agli istituti scolastici, alla voce "studenti" corrispondeva la cifra di 8 euro. Per ogni alunno iscritto, insomma, le scuole avrebbero ottenuto quella somma. La sorpresa è giunta dopo pochi giorni: a Napoli sono andati, per ogni alunno di istituto comprensivo, 2 euro e 40 centesimi (ma qualche scuola ha raggranellato qualche centesimo in più, non si sa in base a quale criterio), fatta eccezione per i portatori di handicap, per ciascuno dei quali si sono "spuntati" 12 euro.
Se il ministro Fioroni aveva preannunciato che bisognava stringere la cinghia, che rispetto al passato ci sarebbero stati tagli del 20 per cento, a conti fatti le cifre distribuite alle scuole sono di molto inferiori. «Nel 2006 abbiamo avuto, per il funzionamento della nostra scuola, 8.900 euro - spiega D´Avino - quest´anno ce ne hanno dati 3.344». Soldi coi quali acquistare i materiali - dai gessetti alla carta, dalle cartine geografiche ai programmi per i computer - pagare le bollette, liquidare il tecnico venuto a riparare la fotocopiatrice. Il direttore amministrativo della Fiorelli ha fatto i conti: «Per il 2006 abbiamo avuto, rispetto al 2005, una decurtazione iniziale del 40 per cento (poi ridottasi al 20 per cento), ma per il 2007 siamo a meno 63 per cento: l´anno scorso ci furono assegnati 8.573 euro, quest´anno 3.172».