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Repubblica: Napolitano: "Il governo si confronti studenti e rettori non dicono solo no"

Il Capo dello Stato a Milano: preoccupano gli scontri

01/11/2008
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la Repubblica

TERESA MONESTIROLI

MILANO - Niente fischi, niente slogan. Solo un lungo applauso ha accolto ieri il presidente della Repubblica all´università Statale, quartier generale della protesta milanese. Arrivato nel pomeriggio per incontrare i rettori della Lombardia preoccupati per i «tagli pesanti e indifferenziati che dal 2010 saranno del tutto insostenibili per gli atenei», Giorgio Napolitano ieri è stato ricevuto con entusiasmo da decine di «contestatori». Ha salutato, ha stretto le mani, ma soprattutto ha dedicato a due delegazioni di studenti un incontro a porte chiuse ricevendo due lettere aperte in cui i giovani denunciano la grave situazione in cui verte l´università e chiedono dialogo e confronto.
Mentre il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini resta blindato in viale Trastevere dando forfait a tutte le apparizioni pubbliche - prima l´inaugurazione dell´anno accademico all´università Lateranense, poi al San Raffaele ora anche al Politecnico dove era attesa per lunedì -, a varcare la soglia di un´università in piena contestazione è la massima carica dello Stato che, prima in Bocconi poi in Statale, ha ascoltato la voce dell´Onda. «Ho trovato nelle loro parole la stessa volontà positiva emersa dall´incontro con i rettori - ha detto Napolitano all´uscita -, la volontà di aprirsi a una seria riflessione e a un confronto concreto sulle proposte di cambiamento per la valorizzazione del ruolo insopprimibile dell´università e della ricerca». Quindi ha lanciato un appello: «Chiedo a chi ha responsabilità di governo di essere pronto ad aprire una discussione».
La giornata milanese di Napolitano è iniziata all´università Bocconi con l´inaugurazione del nuovo, spettacolare edificio di viale Bligny. «Riceverò una delegazione di studenti che mi esporrà più ampiamente le loro posizioni» ha annunciato alle dieci del mattino. Non si è smentito. I primi a stringergli la mano sono stati quattro rappresentati degli studenti della Bocconi - di tutte le sigle politiche -, poi, nel pomeriggio, è stato il turno dei tre giovani di Sinistra Universitaria della Statale. Ma all´ingresso dell´università ha ascoltato anche un gruppo di ragazzi di Obiettivo Studenti (la lista vicina a Cielle). «I rappresentati degli studenti che ho incontrato - ha commentato prima di lasciare Milano - mi hanno dato un´impressione molto confortante, di disponibilità al confronto. So bene che quello che viene descritto come movimento degli studenti è qualcosa di molto più ampio e anche piuttosto tumultuoso dove è facile introdurre elementi devianti. Gli scontri di piazza Navona hanno avuto grandissimo rilievo e sono il segnale dei rischi che si corrono. Lo dico sapendo che non sono l´immagine vera, rappresentativa di questa massa di studenti che si è messa in agitazione».
L´incontro più delicato, è più significativo, è stato quello con i nove rettori della Lombardia. «Siamo soddisfatti di aver trovato in un alta carica dello stato, forse l´ultima rimasta nel paese con un po´ di credibilità, un riscontro che le nostre preoccupazioni non sono infondate - ha commentato Enrico Decleva, presidente della Crui e rettore della Statale -. Napolitano condivide con noi che al di là delle difficoltà economiche i tagli previsti alla Finanziaria sono insostenibili». Ma, al tempo stesso, ha firmato il decreto Gelmini che da oggi entra in vigore.