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Repubblica: Nel 2011 la svolta nei libri di testo si dovranno usare anche gli e-book

Ma la transizione pone anche alcuni problemi. L´Italia, al contrario di altri paesi, non ha speso in infrastrutture tecnologiche, e internet non è accessibile con la stessa facilità in ogni paesino della penisola

29/04/2009
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la Repubblica

Un decreto del ministero fissa le regole. Ammessi testi "misti" che integrano il cartaceo e il digitale

VALERIO MACCARI

Libri di testo, addio. La scuola di oggi, quella degli alunni "nativi digitali", è andata oltre la vecchia carta stampata. Tanto che, dall´anno scolastico 2011-2012, i collegi dei docenti non potranno più adottare i libri tradizionali, ma solo gli e-book, le loro versioni digitali. O al massimo le versioni "miste", quelle cioè che integrano sezioni digitali e sezioni cartacee. La transizione era stata annunciata da una circolare del ministero del febbraio scorso e ora resa esecutiva da un decreto che ha stabilito le caratteristiche tecnologiche dei nuovi e-book di testo.
La scelta è motivata, spiega il documento, dall´evoluzione delle tecnologie e dalla necessità della scuola di rimanere al passo. Secondo il ministero, gli alunni di oggi sono più che pronti al grande passo verso l´online. "È opportuno considerare - si legge nella circolare - che il rapporto con la realtà e l´approccio alla conoscenza dei cosiddetti "nativi digitali", ovvero i nostri studenti, sono ormai significativamente diversi da quelli dei "figli di Gutenberg". È questo un dato di novità assoluta difficilmente ignorabile e con il quale la scuola e i processi di insegnamento/apprendimento che in essa si attuano dovranno progressivamente misurarsi."
La sostituzione dei libri con le versioni digitali sarà un processo graduale, che inizierà già a partire dal prossimo settembre, e sarà definitivo nell´anno scolastico 2011-2012. Ci saranno, poi, alcuni eccezioni: nelle materne ed elementari, ad esempio, la transizione è rimandata. E i libri di testo già assegnati rimarranno validi per 5 anni, come previsto dalla legge.
Alunni e genitori sono soddisfatti dell´innovazione. La transizione online porterà alla diminuzione del peso degli zaini, e le associazioni di tutela stimano che l´introduzione dei libri digitali porterà ad un significativo abbattimento del caro libri. "Con l´avvio della progressiva adozione degli e-book - sostiene la Adiconsum - ci aspettiamo un abbattimento della spesa per le famiglie del 10%". Una cifra consistente, se si considera che - all´inizio dello scorso anno scolastico - la spesa media per i libri di uno studente di liceo classico a Roma era di circa 2100 euro (dati Movimento difesa del Cittadino).
Ma non mancano le critiche. Non tutti gli studenti, infatti, hanno un computer, o possono permettersi di acquistarlo. E la norma prevede che, nel 2011-2012, gli alunni debbano necessariamente averne uno per poter fruire completamente dei nuovi libri di testo. E in molti temono che in realtà la norma scarichi i costi sull´utente finale, che oltre a dover pagare la tariffa per accedere alla versione digitale dovrà anche stamparlo.
Anche gli editori sono prudenti. "La legge ci pone di fronte a una sfida didattica molto interessante," spiega Ethel Serravalle, responsabile scuola dell´Associazione Italiana Editori. "Ma la transizione pone anche alcuni problemi. L´Italia, al contrario di altri paesi, non ha speso in infrastrutture tecnologiche, e internet non è accessibile con la stessa facilità in ogni paesino della penisola».

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