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Repubblica: Numero chiuso, negli atenei arriva il bonus

Punti-premio riservati agli studenti con i migliori voti di maturità

29/12/2007
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la Repubblica

Le nuove norme inserite ieri dal governo nel decreto mille proroghe

MARIO REGGIO

ROMA - Venticinque punti per gli studenti che hanno lavorato duro negli ultimi tre anni delle superiori e ottenuto una media alta alla maturità. Per loro l´accesso alle facoltà universitarie a numero «chiuso» sarà molto più facile.
«Ora pagherà il merito, non le furbizie e chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco per l´accesso alle facoltà a numero chiuso - commenta il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, al termine del Consiglio dei ministri di ieri - la maturità non sarà più solo un pezzo di carta ma una porta d´ingresso al proprio futuro. Gli studi alle superiori avranno un loro peso specifico mentre prima valevano zero». Le nuove regole, inserite nel decreto milleproroghe, prevedono novità anche per il mondo universitario: nasce finalmente l´Agenzia per la valutazione degli atenei, vengono sbloccati i concorsi a cattedra per i prof associati e ordinari, saranno assunti 1.050 ricercatori, ai quali nei prossimi due anni se ne aggiungeranno altri 3 mila. Il bonus di 25 punti per i maturandi scatterà dall´anno accademico 2008-2009. E riguarda solo i corsi di laurea a numero chiuso stabiliti dalla direttiva europea: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Almeno per il momento non toccherà i corsi di laurea a numero «programmato» stabiliti di volta in volta dai singoli atenei.
Come funzionerà? Nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d´ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola: a tal fine contribuiranno la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore e la valutazione finale conseguita nell´esame di Stato dal 2 per cento degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80 su 100.
Il decreto prevede la realizzazione di percorsi di orientamento. Per questo i docenti delle superiori possono essere coinvolti nella predisposizione dei test di accesso all´università, mentre nelle scuole possono essere organizzati percorsi di orientamento con la partecipazione di professori universitari. Per l´università la creazione dell´Agenzia di valutazione degli atenei segna un passaggio importante. «Servirà anche a prendere decisioni - ha precisato il ministro Fabio Mussi - a prendere decisioni su finanziamenti mirati ai singoli istituti. Quindi stop ai finanziamenti a pioggia. La svolta sui ricercatori porterà, in due o tre anni, ad aprire un capitolo nuovo nell´assetto del corpo docente».