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Repubblica-Nuove pagelle, il ministero rilancia "Nessuno stop, ma pronti all'appello"

IL CASO La replica dopo la sentenza del Tar del Lazio: firmata un'altra circolare Nuove pagelle, il ministero rilancia "Nessuno stop, ma pronti all'appello" --...

04/02/2006
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la Repubblica

IL CASO
La replica dopo la sentenza del Tar del Lazio: firmata un'altra circolare
Nuove pagelle, il ministero rilancia "Nessuno stop, ma pronti all'appello"


ROMA - Il Tar del Lazio sospende la circolare sulla "nuova pagella" e dopo 24 ore di silenzio assoluto, il ministero dell'Istruzione tenta di correre ai ripari. Con l'effetto di aumentare la confusione nelle scuole elementari e medie, dove i docenti si preparano a stilare le schede di valutazione degli studenti. Il ministero nega: quella del Tar non è una sospensiva del "portfolio", ma solo di due punti del provvedimento. E intanto, gli uffici di viale Trastevere, preparano un'altra circolare che ha superato le maglie del ministero. Quattro i punti centrali dei dirigenti del ministro Letizia Moratti. Le linee guida devono essere compatibili con le scelte già fatte dalle scuole, vale a dire, chi ha deciso di non applicarle può continuare a farlo. La certificazione delle competenze, prima obbligatoria per gli studenti della quinta elementare, non è più vincolante. Per quanto riguarda l'insegnamento della religione cattolica si torna alle norme del '94. Per chiudere: "Per la biografia con narrazione delle esperienze significative dell'alunno, le scuole sono invitate a soprassedere". Grazie alle norme sulla privacy.
Anche se la sentenza del Tar ha colpito al cuore il sistema del portfolio, il ministero dell'Istruzione minaccia: "Stiamo valutando la proposizione dell'appello della ordinanza di sospensiva".
"Il ministero faccia ammenda e ridefinisca gli strumenti di valutazione rispettosi dei principi costituzionali", commenta Luciano Violante, capogruppo Ds alla Camera. "L'unico problema del ministero non è il funzionamento delle scuole - afferma Enrico Panini, segretario della Cgil - ma salvare la faccia di fronte all'ennesima sconfitta. Un'ostinazione che alla confusione già esistente nelle scuole aggiunge il caos".
(ma.re.)