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Repubblica/Parma: Assegnazioni delle cattedre al via il "mercato" dei supplenti

E la Cgil: "Quest'anno negli istituti della nostra provincia tagliati 207 posti di lavoro"

28/08/2010
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la Repubblica

Primo giorno di chiamata per i posti vacanti della scuola pubblica, che nel parmense sono 750 per ogni ordine e grado. All'Itc Bodoni e all'Itis Da Vinci si sono presentati centinaia di precari fra maestre e docenti di medie e superiori. Tante le storie in quello che ormai molti prof definiscono "il mercato del bestiame dell'istruZione". di MARCO SEVERO

Scusi dov'è l'aula magna? "Di qua venga, l'accompagno al mercato del bestiame", risponde un docente. Itis Da Vinci ore 12. Il "mercato" è in realtà l'assegnazione di cattedre annuali, rito di fine estate al via oggi 27 agosto. "Il bestiame", per autodefinizione, sono gli insegnanti precari della scuola parmense. Come le foglie che ingialliscono, puntuale, ogni anno, è il ministero dell'Istruzione a chiamare i supplenti per i posti vacanti nei vari istituti: dalla scuola dell'infanzia alle superiori passando per i ruoli di sostegno. Gli aspiranti sono insegnanti iscritti alle graduatorie dell'Ufficio provinciale, i non-di-ruolo costretti tutte le volte a questo 'foro boario' dell'istruzione. Obiettivo: in assenza di un contratto a tempo indeterminato, ottenere almeno una cattedra annuale. In totale, per il 2010-2011, sono 750 i posti disponibili nel parmense: "Ben 207 in meno rispetto ad un anno fa", denuncia Simone Saccani della Flc Cgil (LEGGI). Motivo? "I tagli alla scuola pubblica apportati dal ministro Maria Stella Gelmini", risponde secco Salvatore Pizzo, portavoce del coordinamento Maestre e Maestri autoconvocati.

A decine sono venuti gli insegnanti per questo primo giorno di chiamata. L'appuntamento è all'Itis per i prof di medie e superiori, al Bodoni per le maestre e i maestri. A disposizione, solo per oggi, 150 posti per le elementari e 28 cattedre (più 35 'spezzoni' da 18 ore e 22 'spezzonì sparsi) per medie e superiori. Undici, in quest'ultimo caso, le classi di concorso disponibili: dalla A043 per Italiano, storia, educazione civica e geografia, alla A032 per Educazione musicale. Le chiamate proseguiranno fino a martedì, poi probabilmente si andrà ai supplementari per assegnazioni 'last minute' in caso di rinunce. "Io probabilmente non otterrò nulla se non una cattedra in qualche scuola di montagna - sorride amara Annalisa La Torre, maestra precaria dal 1997 - ma ho già deciso di rinunciare, troppo faticoso spostarsi in macchina tutti i giorni da Parma verso l'Appennino". Ha una bimba di pochi anni, Annalisa. "Chi mi tiene la piccola, mentre io faccio avanti e indietro da scuola?". L'interrogativo aleggia nell'aula magna del Bodoni, che risuona di risolini e urletti di bimbo. Al 'mercato del bestiame' tanti arrivano con un passeggino, un biberon, una scatola di Plasmon. Famiglie intere stanno in questo salone di viale Piacenza. Quante storie si incrociano nel rito annuale di fine estate. Così come i dialetti e gli accenti, il napoletano e il foggiano e il siciliano che si uniscono alle erre blese del parmigiano. "E' un film horror", taglia corto senza troppa poesia Luigi Mingione, precario da 10 anni: "Siamo in 200 qui oggi, in 50 se ne andranno senza aver ottenuto nulla".

Stesso scenario all'Itis di via Toscana. Solo qui mancano i passeggini. L'età media è più bassa. In prevalenza è composta di donne l'assemblea dell' 'asta' scolastica per la secondaria: "Rossì ha rinunciato, resta libero un posto per Borgotaro", ripete meccanicamente al microfono un funzionario del Provveditorato. Caldo, sbuffi, brusio da emicrania nel salone. "Il dato umano che emerge è l'umiliazione, il senso di abbandono da parte dello Stato", lamenta Simone Canni, prof di Materie letterarie alle medie. Se ne infischia Simone della circolare del Provveditore regionale Marcello Limina, che lo scorso aprile proibì a tutti gli insegnanti di parlar male della scuola pubblica: "Non ho nulla da nascondere - chiarisce l'insegnate - dico solo che in Italia non c'è cura né attenzione per la scuola, che dovrebbe essere la palestra dei nuovi cittadini".