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Repubblica: Parte a Milano la scuola araba La Lega: pronti a farla chiudere

Il comune: non ci sono i permessi. Il provveditorato: è illegale

10/10/2006
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la Repubblica

L´associazione responsabile dell´istituto: è tutto in regola
Cento i bambini a lezione Oggi presidio di protesta del Carroccio
TERESA MONESTIROLI

MILANO - Hanno lavorato per mesi per mettere a norma l´edificio e organizzare le lezioni in modo da rispettare la legge italiana. Hanno inviato i documenti richiesti sia al provveditorato sia al Comune. Da giorni sono in attesa di ricevere l´autorizzazione del direttore scolastico della Lombardia Mario Dutto. Ieri, anche senza il nulla osta, hanno deciso di aprire la scuola. E alle otto e mezza del mattino hanno dato il via al primo istituto privato arabo: la scuola bilingue Naghib Mahfuz, patrocinata dal consolato egiziano, che comprende elementari e medie. Cento i bambini iscritti, insegnanti italiani e arabi, programmi in due lingue e lezioni di inglese e Corano.
«Non potevamo aspettare oltre - spiega l´associazione Insieme, responsabile dell´istituto - : ci sono 100 bambini che stanno perdendo giorni preziosi di lezione. Abbiamo tutte le certificazioni richieste e la legge prevede la possibilità di comunicare l´inizio delle attività». Cosa che l´associazione ha fatto domenica, dopo aver consultato il proprio avvocato, Valerio Onida, ex presidente della Corte Costituzionale. Ora, stando alla normativa, le autorità scolastiche avrebbero 60 giorni per verificare l´esistenza dei requisiti richiesti, disponendo, in caso contrario, il divieto di attività.
E mentre il ministro dell´Istruzione Giuseppe Fioroni ricorda che «tutte le scuole sono uguali davanti alla legge» e che «la caratterizzazione di una scuola non dà abbreviazioni di percorso o eccezioni di nessun genere», alla fine di una giornata di silenzio, il direttore scolastico Mario Dutto fa sapere che la scuola, al momento, è fuori legge. «L´avvio delle attività, senza autorizzazione, di una scuola straniera con rapporti con autorità consolari straniere è in aperto contrasto con la normativa vigente», spiega Dutto che per dare il suo ok aspetta il via libera del Comune riguardo alle certificazioni presentate. Una relazione che, dopo otto ispezioni, ancora non è stata prodotta. Da parte sua, Palazzo Marino rinvia la responsabilità al governo. «È indispensabile che i ministeri competenti - Istruzione e Affari esteri - assumano una decisione definitiva riguardo l´istituzione di questa scuola» spiega l´assessore comunale alla Famiglia, scuola e politiche sociali Mariolina Moioli. Che aggiunge: «Senza autorizzazione non dovevano aprire. È un´evidente forzatura che non giova a nessuno». Di fatto da giorni le autorità scolastiche e il comune si passano la palla senza trovare una motivazione valida per impedire la nascita della scuola per stranieri sorta sulle ceneri di via Quaranta - l´istituto illegale chiuso lo scorso anno - anche se l´associazione Insieme ne ha preso da tempo le distanze.
L´apertura della scuola araba riaccende vecchie polemiche. La Lega Nord organizza oggi alle 12 un presidio in via Ventura, mentre l´assessore comunale Carla De Albertis (An) chiede «controlli continui sulla didattica perché non diventi una scuola per piccoli terroristi». «Parole irresponsabili» replica l´assessore provinciale di centrosinistra Sandro Barzaghi.