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Repubblica: Professori a contratto problema e risorsa

Un caso esemplare che dimostra come è difficile giudicare la qualità delle nostre università

03/07/2007
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la Repubblica

UNIVERSITÀ

AURELIO MAGISTÀ

Un caso esemplare che dimostra come è difficile giudicare la qualità delle nostre università è quello dei professori a contratto. Le docenze a incarico annuale possono essere un vantaggio o un limite. In linea generale, il professore di ruolo dovrebbe essere preferibile a quello a contratto, perché può dedicarsi con maggior impegno alla docenza, ma un saggio impiego dei professori a contratto consente a una facoltà di arricchire anche in modo significativo l´offerta didattica chiamando a insegnare professionisti e personaggi che per carriera, competenze, esperienze, rappresentano una risorsa che integra le docenze di ruolo. Inoltre molti professori a contratto, impegnati in ambiti lavorativi prossimi a quelli della facoltà da cui vengono chiamati a insegnare, diventano quel ponte spesso mancante tra mondo accademico e mondo del lavoro. Purtroppo spesso i professionisti non sono disponibili a dedicare all´insegnamento il tempo che richiede, tanto più che l´incarico a contratto viene in genere pagato poco, e quindi le motivazioni valide restano il desiderio di fare un´esperienza nuova, di approfondire e aggiornare le proprie conoscenze teoriche, al limite di esibire il prestigio sempre più relativo di una docenza: argomenti cui non tutti sono sensibili. A fronte della problematica ricerca di docenti a contratto con significative esperienze professionali e voglia di investire del tempo nel mondo accademico, ci sono decine di giovani che chiedono spazio, volenterosi, disponibili e generalmente mansueti. Per questo i professori a contratto diventano una realtà problematica: perché invece di essere professionisti che arricchiscono l´università con la loro esperienza e i loro contatti con il mondo del lavoro, sono spesso solo docenti di serie B: forza lavoro a basso costo e ricattabile (l´incarico è in genere a scadenza annuale) per supplire alla mancanza di professori di ruolo.