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Repubblica-Professori in assemblea "La beffa degli aumenti"

La scuola verso lo sciopero del 25: stipendi immutati Professori in assemblea "La beffa degli aumenti" ANNA GRITTANI ...

16/11/2005
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la Repubblica

La scuola verso lo sciopero del 25: stipendi immutati
Professori in assemblea "La beffa degli aumenti"
ANNA GRITTANI


Un pugno di mosche al posto dei 2400 euro in più attesi nella busta paga di dicembre per il rinnovo del contratto firmato due mesi fa. Per questo il personale della scuola barese sciopera il 25 novembre con tutti gli altri lavoratori, unendo all'astensione per la Finanziaria, che doveva essere di una sola ora, la protesta per la beffa del contratto. Così lo sciopero si allunga all'intera giornata e, a detta dei confederali della scuola, sarà partecipatissimo.
Si è visto già ieri in occasione dell'assemblea organizzata dalle segreterie provinciali di Flc-Cgil, Cisl e Uil della scuola, a Bari, nell'Itc "Lenoci" (replicata oggi alle 11,15 nell'Itis "Fermi" di Barletta). Oltre mille lavoratori riempivano la sala per ascoltare i tre rappresentanti delle segreterie nazionali: Gianni Righetti per la Flc-Cgil, Alfonso Rossini per la Cisl Scuola e Pino Turi per la Uil Scuola. La delusione per la beffa degli aumenti brucia come non mai nelle tasche di oltre 30mila lavoratori per la sola provincia di Bari. Il contratto, regolarmente firmato il 22 settembre all'Aran è stato bloccato dal ministero dell'Economia. I motivi? Un mistero.
"Da parte di Tremonti, non sono arrivate spiegazioni", spiega Alfonso Rossini della Cisl Scuola nazionale. "Anzi, il silenzio è totale. Poi magari a marzo si vedranno gli aumenti solo perché saremo alla vigilia delle votazioni. Questo contratto era regolarmente sottoscritto, per questo bloccarlo è un'operazione irresponsabile".
La protesta barese non si limiterà allo sciopero. Ci sarà un corteo che partirà da piazza Castello, procederà per via Dante, via Quintino Sella e corso Cavour per fermarsi in piazza Prefettura. "L'indignazione dei lavoratori è tanta", dice Mimmo Mileo segretario della Flc-Cgil di Bari. "Secondo il nuovo contratto avrebbe dovuto esserci un aumento mensile medio di 100 euro. Nella busta paga di dicembre sarebbero arrivati anche gli arretrati da gennaio 2004. Per di più nella nuova Finanziaria non ci sono risorse sufficienti per il rinnovo del contratto, questo pregiudica anche il futuro".
"Il danno è enorme per il personale della scuola", aggiunge Andrea Misceo, segretario della Uil scuola provinciale. "C'è un contratto firmato ma non ancora deliberato dal consiglio dei ministri, mentre già da gennaio 2006 incombe il nuovo". La collega della Cisl scuola di Bari Lena Gissi, non può ancora crederci: "È una situazione paradossale che aggiunge ulteriore malcontento ad un personale già provato dal taglio degli organici".