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Repubblica-Riforma, test in 200 scuole la mini-rivincita della Moratti

A settembre sperimentazione per materne e elementari. L'annuncio dopo un incontro con Letta Riforma, test in 200 scuole la mini-rivincita della Moratti Berlusconi: in autunno forcing per approvare...

07/08/2002
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la Repubblica

A settembre sperimentazione per materne e elementari. L'annuncio dopo un incontro con Letta
Riforma, test in 200 scuole la mini-rivincita della Moratti
Berlusconi: in autunno forcing per approvare la legge

Dura replica di Rutelli: "Il premier fa solo chiacchiere, non c'è un euro da spendere"
Enzo Carra: "Solo una fiducia di mezz'agosto accordata a un ministro sfiduciato dal governo"
MARIO REGGIO

ROMA - Mini rivincita del ministro Letizia Moratti sulla sperimentazione della riforma, ancora ferma al Senato, dopo il brusco ridimensionamento deciso venerdì scorso in Consiglio dei ministri. Al termine dell'incontro con il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, il ministro ha annunciato il nuovo piano.
La mini sperimentazione partirà a settembre a richiesta dei circoli didattici, ma al massimo in uno o due plessi delle 103 province italiane. Fatti i conti al massimo in 200 scuole. I criteri di scelta sono ancora oscuri. La sperimentazione riguarderà solo le materne e le scuole elementari. Il progetto prevede piani di studio personalizzati, la creazione di una cartella di competenze per ciascun bambino, l'insegnamento della lingua inglese e dell'alfabetizzazione informatica, l'anticipazione dell'ingresso alle materne ed elementari, ma solo "dove è possibile".
Dopo lo scivolone di venerdì scorso a Palazzo Chigi, dove Fini, Giovanardi e Tremonti avevano opposto il loro veto, ieri il premier Silvio Berlusconi non ha perso l'occasione per schierarsi al fianco della Moratti, che lui ama chiamare in pubblico Margareth, perché pare gli ricordi la lady di ferro inglese. "La riforma della scuola è una delle priorità politiche del governo, condivisa e sostenuta da tutta la coalizione", ha sostenuto Berlusconi. Ma ha anche fatto capire che per la "vera" riforma della scuola non c'è molta fretta. "Il progetto di riforma - ha continuato - è quello approvato a suo tempo dal Consiglio dei ministri e attualmente all'esame del Parlamento. Sono convinto che, subito dopo la pausa estiva, il Senato, senza limitare la discussione, che auspico ampia e approfondita, provvederà rapidamente all'approvazione della legge di riforma. Sarà così possibile affrontare successivamente - ha concluso - il dibattito alla Camera".
Dichiarazioni che hanno innescato la dura replica delle opposizioni. Il fuoco di fila è stato aperto da Francesco Rutelli. "L'annuncio di Berlusconi? Purtroppo le solite chiacchiere. L'anno scolastico sta per iniziare e nessuno degli impegni presi dal governo sarà realizzato - replica il leader dell'Ulivo - le famiglie italiane sono disorientate: non sanno ancora se un bambino a cinque anni e mezzo potrà o no essere iscritto alla prima elementare. Non avremo né inglese, né internet, come promesso. In compenso stanno tagliando gli insegnanti di sostegno. Soprattutto non c'è un euro da spendere - dichiara Rutelli - dopo che Tremonti ha detto no alla Moratti. Le generiche dichiarazioni di Berlusconi suonano come il tentativo di rabbonire il ministro dell'Istruzione che è rimasta abbandonata a sé stessa".
Poco tenere anche le parole di Enzo Carra, responsabile cultura della Margherita. "La fiducia di mezz'agosto accordata da Berlusconi a un ministro sfiduciato dal proprio governo e dalla sua maggioranza sarebbe ridicola se non offensiva per gli italiani - afferma Carra - aspettiamo le promesse al vaglio concreto dei fatti alla Camera. Vedremo come riuscirà Berlusconi a mediare tra le pressioni presenti nella maggioranza".
Anche in campo sindacale i commenti non sono positivi. "I dati emersi da Palazzo Chigi confermano che questa è una sperimentazione pasticcio che punta solo al taglio delle risorse nella scuola pubblica - dichiara il segretario nazionale della Cgil scuola Enrico Panini - inoltre non si sa quello che si sperimenta visto che non sono affatto chiari i rapporti temporali con la riforma. E nessuno parla della copertura finanziaria della sperimentazione".