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Repubblica-Roma-"Niente cattedra, il ministero paghi i danni"

LA DENUNCIA Il Codacons con le tre insegnanti: un risarcimento per aspettative deluse "Niente cattedra, il ministero paghi i danni" BEATRICE RUTILONI ...

11/09/2004
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la Repubblica

LA DENUNCIA
Il Codacons con le tre insegnanti: un risarcimento per aspettative deluse
"Niente cattedra, il ministero paghi i danni"
BEATRICE RUTILONI


danni da delusione. Protagoniste di questa storia di mala amministrazione sono tre insegnanti, precarie da sempre. Angela Mazza, Teresa Barone e Paola Cerimoniale, secondo, terzo e quarto posto nella prima fascia di graduatoria permanente, una lista eterna. Finalmente, i primi giorni di agosto, un telegramma dal Ministero dell'Istruzione: "Vossignoria munita documento et codice fiscale est convocata il 25/8/2004 ore 12 presso l'istituto tecnico Galilei di via Conte Verde in Roma per accettazione contratto lavoro a tempo indeterminato. Comunicare eventuale rinuncia al numero di fax...". Le tre insegnanti interrompono le ferie e tornano in città: "Non stavo in me dalla gioia - dice Angela Mazza, 48 anni, 25 da precaria - ho lasciato famiglia e vacanze e mi sono precipitata a Roma. Quando sono arrivata, con me c'erano le due colleghe, mi hanno detto che la cattedra era una sola e già assegnata. Mi sono sentita male". La signora Mazza è stata colta da attacco cardiaco, ora per fortuna sta bene. "Ma ho intenzione di denunciare il ministero per danni materiali e morali - prosegue - voglio che lo Stato mi risarcisca per avermi illusa per tanti anni e fino all'ultimo, bastava che aggiungessero una parola in più nel telegramma: eventuale", Quella "eventuale" cattedra da assegnare avrebbe procurato meno attese nell'animo delle tre insegnanti che si sono rivolte al Codacons: "Apriremo una vertenza all'Ufficio Provinciale del lavoro - dice l'avvocato Rienzi - in prima istanza chiederemo che vengano assegnate le cattedre per cui era stata fatta la convocazione e in via subordinata il risarcimento del danno: oltre a quelli materiali, l'interruzione e la perdita dei soldi spesi per le ferie, gli spostamenti, e per la signora che ha avuto problemi di cuore anche i danni fisici. Per tutte poi chiederemo un risarcimento in denaro per l'aspettativa delusa". Un danno già calcolato, uguale all'importo massimo per una vertenza all'esame del giudice di pace: 2500 euro a testa.