Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Roma- Scuola., un minuto di silenzio

Repubblica-Roma- Scuola., un minuto di silenzio

Primo giorno di lezioni in tanti istituti della Capitale. Ma alle elementari è più difficile trattare l'argomento Scuola, un minuto di silenzio Tra i banchi pensando alle vittime de...

09/09/2004
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Primo giorno di lezioni in tanti istituti della Capitale. Ma alle elementari è più difficile trattare l'argomento
Scuola, un minuto di silenzio
Tra i banchi pensando alle vittime della strage di Beslan
BEATRICE RUTILONI


Nel ricordo silenzioso delle vittime di Beslan e nel presente angoscioso delle due italiane rapite a Bagdad si è aperto ieri, in qualche caso, l'anno scolastico nella Capitale, in anticipo sul calendario del ministero, che indica il 16 settembre come data d'inizio delle lezioni. Con un minuto di silenzio, prima, e con tante domande, rivolte ai professori come spari, come solo i ragazzi sanno fare, infine. È stato così il primo giorno di scuola al liceo classico Albertelli all'Esquilino, dove la preside Emilia Marano dice: "Ho raccomandato ai docenti di approfondire con i ragazzi quello che accade nel mondo - spiega - credo che il nostro ruolo sia fondamentale per formare una coscienza diversa nelle future generazioni". Partendo dalla storia, secondo il preside dell'istituto tecnico "Leonardo Da Vinci", che anticipa ad oggi l'inizio delle lezioni, anche lui, con un minuto di raccoglimento: "Ho chiesto ai docenti di dare ancora più spazio allo studio della storia recente - dice Vincenzo Muzi - i terribili fatti di oggi vanno analizzati e compresi, fin dalle radici. Inoltre lavorerò per rafforzare le attività interculturali: nella mia scuola c'è un alto numero di studenti stranieri e questo è un momento difficile per la convivenza tra etnie diverse, bisogna fare di più per conoscersi". Discussioni e minuto di silenzio anche al liceo Tasso e al Cavour dove oggi si torna in classe, al Visconti, che riparte domani, al Mamiani, da lunedì, al Giulio Cesare e al Virgilio, dove si torna a studiare giovedì prossimo.
Prudenza è invece la parola d'ordine alle elementari: "Attenzione a non creare tensioni nei più piccoli - suggerisce l'assessore alla scuola Maria Coscia - alle insegnanti consiglio di non forzare gli argomenti, ma di aspettare che siano i piccoli a chiedere. Ad ogni modo metteremo loro a disposizione degli sportelli d'ascolto per ricevere sostegno psicologico". All'elementare "Pietro Maffi" di Primavalle, la preside Renata Puleo ha deciso di non parlare: non accoglierò i bambini giovedì prossimo con riflessioni e parole che potrebbero renderli insicuri: se chiedono risponderemo, altrimenti non trovo giusto provocare stress ulteriori", al contrario la preside di un'altra elementare, la "Franceschi" di Monteverde inviterà i piccoli a una riflessione: " parlerò a tutti i bambini anche ai più piccoli - spiega la preside Irene Amodeo - e lo farò il primo giorno di scuola, quando avranno accanto i loro genitori".