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Repubblica-Roma-Tempo pieno, esclusi 5 mila bambini

Lo denuncia il dossier del Coordinamento in difesa della scuola pubblica e della Cgil, dal titolo "Le bugie della legge Moratti" Tempo pieno, esclusi 5 mila bambini Servono 150 classi in...

12/05/2004
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la Repubblica

Lo denuncia il dossier del Coordinamento in difesa della scuola pubblica e della Cgil, dal titolo "Le bugie della legge Moratti"
Tempo pieno, esclusi 5 mila bambini
Servono 150 classi in più, ma il ministero non le autorizza
Problemi anche nelle superiori, con aule sovraffollate e programmi stravolti
Sabato la manifestazione nazionale. E il 21 sciopero nelle scuole
BEATRICE RUTILONI


Cinquemila bambini fuori dal tempo pieno. Il prossimo anno 150 prime classi a orario prolungato non si formeranno. Perché non sono state autorizzate dal ministero, contro le domande delle famiglie romane, che rimarranno inesaudite e dovranno ripiegare sulle sezioni a tempo antimeridiano. "Le bugie della legge Moratti: solo tagli ai saperi e ai finanziamenti" è il titolo del dossier curato dal Coordinamento romano in difesa della scuola pubblica e dalla Cgil scuola del Lazio: dati che mettono sulla stessa linea domanda e offerta della scuola pubblica di Roma e provincia. E denunciano che nelle scuole elementari primarie e nelle superiori si concentrano i problemi maggiori. Contro un aumento notevole di iscrizioni, che per le elementari si attesta intorno alle 2.700 unità in più, le nuove classi saranno solo 44.
Uno dei dati più interessanti riguarda il tempo pieno di circa 8 mila classi elementari: al momento sono 4.259 quelle a tempo pieno e per soddisfare tutte le domande del prossimo anno ne servirebbero 4.409. Dunque 150 in più. Che - allo stato delle cose - non ci saranno. La differenza peserà sulle famiglie, che dovranno provvedere a sistemare i figli nel pomeriggio. Ma non è solo un problema di orari: "è una questione di contenuti - spiega Nadia Priorio, mamma di due bambini che frequentano la elementare Grilli, la famosa "scuola all'aperto" dell'Aventino - da noi ci sono solo sezioni a tempo pieno, se dovessero essere eliminate verrebbe meno il principio stesso dell'insegnamento". Tempo pieno ricco di contenuti, dunque, ma comunque minacciato dalla riforma.
Il dossier denuncia tagli anche nelle scuole superiori, dov'è stata prevista la diminuzione di 321 posti negli istituti e licei del Lazio, di cui ben 236 solo a Roma, contro un aumento di 2.200 iscrizioni. Nelle scuole medie i posti disponibili sono passati dai 9.565 di quest'anno ai 9.530 previsti per il prossimo, contro un aumento delle iscrizioni di 450 unità. Ne derivano classi sovraffollate, con casi di 27 alunni in presenza di portatori di handicap: un esempio viene dagli istituti tecnici Lombardo Radice e Pantaleoni "ma l'elenco è molto più lungo - spiega Mimmo Rossi, della Cgil Scuola del Lazio, "questi criteri di dimensionamento sono contrari alla legge: ma non è il solo sopruso in atto nelle scuole superiori, basta pensare ai casi di accorpamento che non tengono conto degli indirizzi scelti dagli studenti, o alla eliminazione dei corsi serali per adulti (Itg Boaga, Itc Luisa di Savoia e Ipsia Europa)". Succede così che, per esempio, al liceo Lucrezio Caro si riuniscano due classi di quinta: le conseguenze sarebbero lo stravolgimento dei programmi e nuovi costi da sostenere per i libri di testo, spesso diversi da sezione a sezione.
Ma, afferma ancora il dossier, ci sono anche veri e propri casi di "deportazione" da un indirizzo all'altro, il che spiegherebbe la tendenza all'aumento di iscrizioni nei licei. "Ma la riforma si può contrastare - dice Mimma Alfonzo Miani del coordinamento romano in difesa della scuola pubblica - a partire dalle singole scuole, che con l'autonomia possono ridurre il danno. Come? Lo spiegheremo girando per gli istituti giovedì e venerdì". Sabato, poi, l'appuntamento è con la manifestazione nazionale indetta da tutti i coordinamenti del paese, con un corteo che partirà da piazza della Repubblica alle 14, mentre il 21 maggio i sindacati hanno indetto una giornata di sciopero del comparto scuola.
Anche l'assessore comunale alla scuola Maria Coscia prenderà parte al corteo di sabato: "Sarò vicina alle famiglie romane - afferma Coscia - ci vogliono azioni di tenuta: l'amministrazione comunale ha messo in moto risorse aggiuntive. E un centinaio di classi a tempo pieno si sono formate tra quest'anno e il prossimo".