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Repubblica-Sanità, statali, invalidità i sindacati bocciano i tagli

LA POLEMICA Cgil Cisl e Uil rispondono alle ipotesi del Tesoro sulla Finanziaria: "Il welfare non si tocca" Sanità, statali, invalidità i sindacati bocciano i tagli Musi: "Giusto puni...

15/08/2005
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la Repubblica

LA POLEMICA
Cgil Cisl e Uil rispondono alle ipotesi del Tesoro sulla Finanziaria: "Il welfare non si tocca"
Sanità, statali, invalidità i sindacati bocciano i tagli

Musi: "Giusto punire gli abusi, ma non bisogna colpire chi è stato più sfortunato"

ROMA - Proposte indecenti, che colpiscono i più deboli e non affrontano i problemi reali del Paese, a cominciare dallo sviluppo. I sindacati bocciano senza appello i tagli a sanità, pubblico impiego e pensioni di invalidità, che il Tesoro sta studiando in vista della presentazione della Finanziaria. Rifiutano il metodo. "Si convochino la parti sociali in una sessione ben più seria di quella dell'ultimo Dpef", chiede Pier Paolo Baretta, segretario confederale della Cisl. E soprattutto i sindacati bocciano le misure. "Non è con i tagli al welfare che si può mettere insieme una Finanziaria orientata allo sviluppo - dice Marigia Maulucci, della Cgil. Serve semmai un'operazione dal lato delle entrate. E dunque, aggiunge Maulucci, "si tassino le rendite finanziarie, un'operazione eccezionale, ma necessaria per uscire dalla crisi".
Critico sui tagli allo stato sociale anche Baretta. "Mi sarei aspettato scelte diverse - spiega il numero due - e certamente prioritarie per lo sviluppo: riduzione del costo del lavoro, delle rendite finanziarie e un'efficace lotta all'evasione fiscale. Il punto vero è che sono tutte proposte fuori dal contesto".
Sentir parlare per la prima volta nel dettaglio della manovra 2006 annunciando un giro di vite su enti locali, spesa sanitaria, pubblico impiego e pensioni di invalidità non è tra l'altro, per i sindacati, il modo adeguato per affrontare i problemi del Paese.
Adriano Musi, numero due della Uil attacca anche l'idea, avanzata ieri dal viceministro Giuseppe Vegas, di mettere un tetto agli assegni di accompagnamento e alle pensioni di invalidità. "Il tema dell'invalidità riguarda le persone che hanno avuto la sfortuna di avere delle sciagure, quindi, la priorità è garantire la loro dignità - spiega Musi -. Altra cosa è colpire gli abusi e sanzionare ogni atteggiamento truffaldino appesantendo anche le pene".
Tutti tagli, sanità, pubblico impiego e invalidità che l'esecutivo vorrebbe mettere in campo per imbrigliare la spesa della pubblica amministrazione, che in alcuni settori è andata ben al di là del 2% fissato nella precedente Finanziaria. Il Tesoro ha fatto i conti e ha individuato dove si sono verificati gli sforamenti. "Ma la realtà - commenta Marigia Maulucci - è che il governo scopre, con colpevole ritardo, che porre un tetto indiscriminato alle spese della Pubblica amministrazione non funziona. E che cosa fa? Passa ai tagli mirati colpendo così lo stato sociale. Ma l'errore è sempre lo stesso. Gli sforamenti erano inevitabili, noi lo avevamo detto a suo tempo".
Bocciano i sindacati anche l'idea di tagliare la spesa del pubblico impiego, altro settore che ha superato il tetto del 2%. "Credo che scaricare le responsabilità dell'aumento della spesa sul costo contrattuale dopo che ci abbiamo messo quasi due anni a rinnovare il contratto dei dipendenti pubblici - afferma - sia ridicolo".
(b.ar)