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Repubblica-Scuola e islam Il rischio dei due estremismi

Scuola e islam Il rischio dei due estremismi FABIO ZANCHI Riassumiamo. La scuola di via Qua...

07/10/2005
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la Repubblica

Scuola e islam Il rischio dei due estremismi
FABIO ZANCHI


Riassumiamo. La scuola di via Quaranta esisteva da dodici anni. Non da ieri. Solo di recente la palazzina che la ospitava è stata giudicata inadeguata a ospitare una scuola: d'altra parte è innegabile che 400 ragazzi fossero troppi. Chiudiamo la scuola e mandiamo gli studenti in istituti statali è stata la prima proposta. No - hanno risposto i genitori egiziani - vogliamo un programma bilingue, che consenta di affrontare anche gli esami in Egitto. Sono iniziate le trattative, il prefetto ha cercato più volte di mediare tra esigenze opposte.
Il frutto di queste mediazioni si è tradotto in alcune proposte: la materna avrebbe riaperto in via Quaranta, dopo i necessari lavori di adattamento; i ragazzi delle elementari avrebbero potuto seguire o la scuola paterna (non realizzabile) o avrebbero potuto frequentare una scuola privata autorizzata, con esami italiani a fine anno; i 36 ragazzi delle medie avrebbero traslocato in scuole statali. Non solo: dalla Fondazione Mantegazza è venuta la possibilità di ospitare le lezioni agli scolari egiziani nelle dieci aule di via Ariberto. In poche parole, la soluzione per strappare quei ragazzi al ghetto di via Quaranta era a portata di mano.
E invece no. Proprio a questo punto è subentrato qualcosa che ha inceppato il meccanismo ormai in moto. Qualcuno dice che sarebbe addirittura intervenuto il ministero per bloccare tutto. C'è da non crederci, per il bene di tutti. Sarebbe ben strano che proprio gli autori di una riforma che ha spalancato le porte e incoraggiato le scuole private decidessero di impedire la nascita di una scuola privata autorizzata (legale) solo perché di confessione diversa da quella cattolica. Purtroppo, voci in questo senso si sono già levate. Una è quella del vicepresidente del Parlamento europeo Mario Mauro, di Forza Italia, che ieri ha bocciato il riconoscimento di una scuola privata autorizzata per i ragazzi di via Quaranta, in quanto "si configurerebbe come un gravissimo cedimento alla logica contraria all'integrazione". Ma quel tipo di istituto è lo stesso della scuola ebraica di via Forze armate. E il suo status è analogo a quello delle migliaia di scuole legalmente riconosciute, in prevalenza cattoliche, cui la riforma ha regalato uno status di serie A. Pare davvero impossibile che solo per quei 400 ragazzi non si riesca a inventare un presente al riparo da decisioni contraddittorie, e un futuro al riparo dagli opposti integralismi.