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Repubblica: Scuola e tasse, governo diviso

Rutelli sulla manovra: così non si riparte. Super-Inps, è giallo

27/09/2006
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la Repubblica

Malumori in tutti i partiti della maggioranza. Ieri sera cena a palazzo Chigi con i leader del sindacato
Il premier Romano Prodi: "Non ci sono difficoltà insormontabili per la Finanziaria"
Circola una bozza sui tagli e sulla creazione di un unico ente previdenziale, l´Inpu L´esecutivo smentisce
Preoccupato Luca di Montezemolo: "Una serie di punti ancora da chiarire e approfondire"
ROBERTO MANIA

ROMA - Caos sulla Finanziaria. A poco più di 48 ore dalla riunione del Consiglio dei ministri per il varo della manovra da 30 miliardi di euro, sono affiorati ieri tutti i malesseri che covavano da tempo nella maggioranza per la carenza di collegialità nella preparazione degli interventi e per il dissenso, in alcuni casi, sulla linea di Tommaso Padoa-Schioppa e del suo viceministro Vincenzo Visco. Il premier, Romano Prodi, tuttavia, ha derubricato le polemiche ad una normale dialettica tra le forze politiche, che sempre si manifesta a ridosso dell´approvazione della legge più importante del governo: «Non ci sono difficoltà insormontabili», ha detto il premier, aggiungendo che si sta andando «più veloci e spediti che in passato».
A rendere ancora più tesa la giornata ha contribuito una bozza della Finanziaria che solo dopo diverse ore è stata smentita dal Tesoro perché «inattendibile e superata». E che ha portato il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, a parlare di «notizie prive di fondamento» a proposito di quella relative all´accorpamento in un unico ente previdenziale (l´Inpu) di tutti gli istituti attualmente esistenti, dall´Inps all´Inpdap. Troppo tardi, però, per impedire ai sindacati di alzare le barricate e di minacciare lo sciopero generale per i tagli al personale che si prefigurerebbero nella scuola. Ipotesi dalla quale ha preso nettamente le distanze anche il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni (Margherita): «Le indiscrezioni che circolano non mi appartengono e sono certo che non appartengono a nessun componente di un governo di centrosinistra». In serata i leader di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti sono stati invitati a cena a Palazzo Chigi per smussare i contrasti sul fronte del pubblico impiego (scuola compresa), tanto più che il tema delicato delle pensioni è stato rinviato al prossimo anno con un memorandum d´intesa che dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni. E prima della cena Prodi, reduce da un incontro con il segretario del Prc, Franco Giordano, aveva dato la sua disponibilità a cambiare rotta sulla scuola «di fronte ai problemi che fanno emergere diversità di posizioni».
I mugugni sono arrivati un po´ da tutti i settori della maggioranza, dai "cespugli" dell´Unione (Verdi, Pdci, Udeur, Idv e Rosa nel Pugno) a Rifondazione comunista, dalla Margherita fino ad alcuni settori dei Ds. Sotto accusa soprattutto la mancanza di notizie. Tanto che il capogruppo dell´Unione alla Camera, Dario Franceschini, ha ironizzato sul modo in cui il governo «tiene ben coperte le sue carte».
Il vicepremier Francesco Rutelli ha alzato i toni nella riunione dell´esecutivo della Margherita: «In questo modo c´è il rischio di non far ripartire il sistema Italia». La Margherita teme che la Finanziaria apra un nuovo fronte di conflitto (dopo quello sulle liberalizzazioni) con alcuni settori del ceto medio, per effetto dell´aumento (caldeggiato da Rifondazione comunista) delle aliquote fiscali per i redditi superiori ai 70 mila euro l´anno e l´incremento dei contributi previdenziali a carico del lavoro autonomo, artigiani e commercianti. In più Rutelli (che tuttavia in un vertice a Palazzo Chigi con il premier e Padoa-Schioppa non ha ripreso questi argomenti) non è convinto che la riduzione di cinque punti del cuneo fiscale spalmato su tutta la platea delle imprese possa aiutare davvero l´economia. E in serata è arrivata la preoccupazione anche della Confindustria: «C´è una serie di temi ancora da chiarire e approfondire», ha detto il presidente degli industriali Luca di Montezemolo che in mattinata si era recato a Palazzo Chigi. Domani è in calendario la riunione dei capigruppo della maggioranza e Prodi ha annunciato che incontrerà separatamente tutti i leader dei partiti ma non ci sarà alcun vertice.