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Repubblica-Scuola, le materie del futuro

Oltre ai cambiamenti negli orari e nell'organizzazione del tempo pieno, il punto sulle novità della riforma Scuola, le materie del futuro Via la storia antica dalle medie, due lingue e torna i...

15/03/2004
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la Repubblica

Oltre ai cambiamenti negli orari e nell'organizzazione del tempo pieno, il punto sulle novità della riforma
Scuola, le materie del futuro
Via la storia antica dalle medie, due lingue e torna il ricamo

Anche Darwin non sarà più studiato Resta l'incognita delle lezioni facoltative
Alle elementari le ore settimanali d'inglese si ridurranno da tre a una

ROMA - Addio alla teoria dell'evoluzione umana. Addio alla storia antica nella scuola media. Ben tornati taglio, cucito e ricamo. E l'inglese, fiore all'occhiello della riforma Moratti, spacciata come la prima dopo quella di Giovanni Gentile? Fatti i conti, la lingua di Byron, Shelley e Kipling si studierà di meno. Considerazioni originate dalla proterva contrarietà alla nuova scuola del centrodestra? Assolutamente no. Basta analizzare i nuovi programmi per le elementari e le medie inferiori contenute nelle indicazioni nazionali sui programmi.
Partiamo dalle elementari. E dagli orari. Restano le 40 ore settimanali, quindi chi già fa il tempo pieno continuerà ad usufruirne, ma solo come orario complessivo. Resta il problema di come verranno gestite le tre ore di attività facoltative e le 10 di mensa. Riusciranno le maestre a ridisegnare il modulo didattico del tempo pieno con i nuovi orari? Quel che è certo è che l'orario obbligatorio si ridurrà a 27 ore, comprese le due di religione. Altra certezza è la lingua inglese obbligatoria. Oggi le elementari che hanno in programma la lingua straniera le dedicano 3 ore a settimana. Con la riforma si scenderà ad un'ora, salvo poi, a richiesta delle famiglie recuperare le due perse nelle tre ore di attività facoltative. Alle scuole resta un'ampia autonomia didattica, quindi l'ora settimanale d'informatica potrà essere spalmata durante cinque o sei giorni. Passiamo alla Storia. Quella antica, verrà trattata velocemente in terza elementare. Poi di assiri, babilonesi, greci e romani se ne riparlerà al primo liceo. Per chi lascia la scuola o va alle professionali niente più.
Ma è alle medie che la situazione si complica. Partiamo dalla Geografia. Fino ad ora i programmi prevedevano un percorso "progressivo": dal paesaggio locale, allo studio della propria Regione, l'Italia, l'Europa e il mondo. Dal prossimo anno prima l'Europa, poi l'Italia e infine il mondo. Della scomparsa della teoria dell'evoluzione umana, chiamata "origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana", abbiamo già detto. È la vittoria della teoria "creazionista" che ce l'ha sempre avuta a morte con Darwin e le sue idee strampalate. Continuiamo con la Storia: quella antica è scomparsa dalle indicazioni nazionali. L'unico retaggio resterà quello appreso in terza elementare. Proseguiamo con l'inglese. Un milione e mezzo di studenti rischiano di studiarne meno, perché alle medie diminuisce l'orario settimanale. Per finire, un rebus. Le indicazioni prevedono sei "educazioni": alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare e all'affettività. Ma chi le insegnerà? (ma.re.)


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