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Repubblica-Scuola: Moratti bocciata, slitta la riforma

Scontro a Palazzo Chigi sul progetto per materne ed elementari. Il ministro incontra Berlusconi per un chiarimento Scuola: Moratti bocciata, slitta la riforma Il governo le nega la sperimentazion...

03/08/2002
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la Repubblica

Scontro a Palazzo Chigi sul progetto per materne ed elementari. Il ministro incontra Berlusconi per un chiarimento
Scuola: Moratti bocciata, slitta la riforma
Il governo le nega la sperimentazione a settembre

Ad adottare il nuovo modello scolastico saranno solo pochi istituti in tutta Italia
MARINA CAVALLIERI

ROMA - Giornata nera, ieri, per il ministro Moratti: la riforma slitta, la sperimentazione salta e la scuola a settembre inizierà così come si era conclusa, senza esperimenti e novità. Il Consiglio dei ministri non ha dato il via libera alla richiesta fatta dal ministro dell'Istruzione di poter anticipare alcuni contenuti della riforma, senza aspettare l'iter parlamentare. Sulla questione c'è stato scontro proprio alla fine del Consiglio dei ministri, una "bagarre" che ha visto contrapposti Letizia Moratti e diversi ministri, tra cui, Gianfranco Fini, Giulio Tremonti, Carlo Giovanardi e Giuliano Urbani. La riforma, si è deciso, verrà sperimentata solo in poche realtà e, soprattutto, non ci sarà la possibilità per tutte le scuole di anticipare l'età di ingresso alle elementari.
Il progetto della Moratti, che aveva già trovato ostile e preoccupato il mondo della scuola, ha ricevuto un no anche dal governo. Un rifiuto difficile da accettare per il ministro che ancora non è riuscita ad "incassare" nessun risultato, un no che peserà sul futuro tanto che nel pomeriggio di ieri Berlusconi e la Moratti hanno avuto un incontro per un chiarimento.
Concluso il Consiglio dei ministri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi ha sentito il dovere di commentare: "Per via amministrativa si può proporre un test, nulla di più, non è possibile anticipare la riforma scolastica senza il consenso del Parlamento, attraverso anticipazioni di parti importanti della stessa esclusivamente con atti ministeriali". Risposta negativa dunque alla "fretta" della Moratti.
In serata è arrivato anche un comunicato da Palazzo Chigi che dovrebbe ricucire ma risulta gelido: "Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti - si legge - ha riferito nel Consiglio dei ministri sulla proposta di una sperimentazione scolastica. Il Consiglio dei ministri, dopo un'ampia discussione, le ha dato mandato di sottoporre alla Presidenza del Consiglio una proposta per una sperimentazione limitata e contenuta soltanto a qualche unità, geograficamente distribuita, che possa costituire un test utile ai fini della riforma".
Così, alla fine della discussione, è passata l'ipotesi che la sperimentazione della riforma sarà limitata a pochi istituti, individuati a campione tra nord, centro e sud.
L'opposizione commenta: "Dopo il fallimento dei suoi progetti di riforma il ministro ha ottenuto un contentino, una manciata di scuole", ha detto la senatrice Albertina Soliani capogruppo della Margherita alla Commissione istruzione. E Maria Chiara Acciarini dei Ds: "Non appare chiaro con quali risorse finanziarie sarà fatta la sperimentazione, tanto che il ministro non immette in ruolo gli insegnanti e continua con i tagli". Intanto rimangono i problemi di sempre. La Cgil-scuola protesta, le nomine dei supplenti sono in forte ritardo. "I ritardi nelle nomine, la maggior parte delle quali avrebbe dovuto essere conclusa entro la fine di luglio, sono addebitabili esclusivamente alle scelte politiche come, ad esempio, le modifiche dei punteggi".