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Repubblica-Scuola padana chiusa ma io leghista esulto

Pirovano, presidente dei senatori e sindaco di Caravaggio "Scuola padana chiusa ma io leghista esulto" dietrofront Lo Stato ha riaperto l'elementare soppressa ANTONELLO CA...

04/10/2004
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la Repubblica

Pirovano, presidente dei senatori e sindaco di Caravaggio
"Scuola padana chiusa ma io leghista esulto"
dietrofront Lo Stato ha riaperto l'elementare soppressa
ANTONELLO CAPORALE


ROMA - "Congo, Zaire, Algeria. Si andava e si costruiva. In Costa d'Avorio ho realizzato la copia della basilica di San Pietro".
San Pietro?
"Ma molto più grande. La cupola nostra ha un diametro di cento metri, questa di Roma arriva a quaranta".
Ettore Pirovano da pochi giorni è presidente dei senatori leghisti. E' anche sindaco di Caravaggio, bassa bergamasca. Cinquantenne, brevilineo, non si perde in astruserie politiciste.
Pirovano, uomo del fare.
"Io dico concreto. Lei è del sud, vero? A me van bene tutti, anche i terroni. Il mio motto infatti è: terroni sì, coglioni no".
Lei è soprattutto conosciuto per essere stato il primo e l'unico ad aver concretamente realizzato il programma leghista. Da sindaco ha finanziato la scuola pubblica padana.
"Scuola padana. La coloritura politica c'è stata".
Spieghiamo ai lettori.
"Nel 2001 il provveditorato mi sopprime una elementare in una delle frazioni: Mesano, 850 abitanti e una quarantina di bambini".
Scrive al Provveditore.
"Spiego che mi costa molto l'accorpamento e che non voglio vedere chiudere il plesso".
Lei è uomo del fare.
"La scuola pubblica chiude? Il Comune finanzia un'associazione privata che gestisce la Libera Scuola di Mesano".
E si arricchisce il programma di studio.
"Cultura locale, dialetto, folclore, usi e costumi".
Usi e costumi celtici.
"Ma ci sono tutte le altre materie, e anche inglese e informatica".
Dalla sede nazionale della Lega si esulta: ecco la nostra scuola padana!
"Viene interpretata come tale".
Ma succede che...
"...che Rifondazione denunci il caso ai giudici e alla Corte dei conti. E i giudici dicono che dobbiamo restituire un miliardo e mezzo".
L'assassinio della scuola padana.
"Il Provveditorato istituisce di nuovo l'elementare. Una vittoria".
Ma la scuola padana l'avete chiusa.
"L'importante è che i bimbi abbiano dei maestri".
Ma questa è la scuola di Roma!
"Devo fare anche considerazioni amministrative".
I suoi compagni l'accusano di essere un calabraghe.
"Io? Ricordino che avvertii dei rischi, delle possibili sanzioni. Rammento benissimo le loro facce".
Se la fecero addosso quando arrivò l'ingiunzione di pagamento?
"Adesso è facile parlare di identità padana perduta. Ma chi si lamenta è forse lo stesso che quando si è deciso di valutare bene...".
Ha chinato il capo.
"La nostra gente ha capito. Io sono sindaco, e devo vedere le cose secondo una valutazione... come si può dire?".
Più neutra.
"Chi parla ora ha dimenticato".
Tocca dare un miliardo e duecento milioni, comunque.
"No, adesso sono seicento".
Senza scuola padana e con seicento milioni da sborsare.
"Ma stiamo facendo ricorso".
Amministrare non è facile.
"Ho un unico motto".
Terroni sì...
"Coglioni no".