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Repubblica: Scuola, protesta anche l´Onda "Saliamo sui tetti con i precari"

Franceschini: i tagli, suicidio collettivo. Il professor Israel: clima preoccupante

16/09/2009
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la Repubblica

Il 3 ottobre i precari dell´istruzione organizzeranno una manifestazione nazionale
MARIO REGGIO

ROMA - L´Onda anomala torna in piazza. Ieri decine di studenti della Sapienza, assieme ad un gruppo di precari della scuola, sono saliti sui tetti dell´università per protestare contro i tagli della Gelmini alla scuola pubblica ma anche all´università.
Scende in campo anche il Pd. Il segretario Dario Franceschini dichiara: «Tagliare le risorse della scuola è un suicidio collettivo». E l´ex ministro Giuseppe Fioroni rincara la dose, replicando alla Gelmini che ha invitato i docenti che fanno politica a lasciare la scuola: «Fare critiche non è fare politica, ma occuparsi del bene delle nuove generazioni. La riforma serve solo a fare cassa, tagliare le risorse è la peggiore scelta possibile».
Parla anche il professor Giorgio Israel, docente di Matematica alla Sapienza, oggetto di una serie di minacce apparse e continuate sul sito donchisciotte.org e sul suo blog: «La commissione di cui faccio parte non ha mai preso in esame l´annoso e drammatico problema dei precari della scuola - commenta - il problema è politico ed è compito del governo affrontarlo e trovare una soluzione sia nei confronti dei precari che dei giovani che intendono seguire la strada dell´insegnamento. Noi, infatti, abbiamo elaborato un progetto sulla formazione dei futuri docenti. Sul sito mi accusano di essere il puparo che affama migliaia di famiglie di precari. Sul blog ricevo minacce da giorni. Non vorrei che si sottovalutasse questa campagna che getta benzina sul fuoco e va a caccia di capri espiatori - conclude - stabilendo parallelismi con Marco Biagi, del quale si dice che fu sbagliato ucciderlo ma che comunque se l´era cercata». Messaggi di solidarietà al professor Israel dall´intero fronte politico e dal rettore della Sapienza Luigi Frati.
Intanto, sul problema dei precari storici della scuola, l´opposizione annuncia battaglia. «Il governo con una mano annuncia di volersi preoccupare di tutti i precari, con l´altra mette in campo il più grande licenziamento di massa della storia - afferma il segretario del Pd Dario Franceschini - non si tratta di persone che lavorano da qualche mese, ma anche da 18 anni e più ed ora si trovano improvvisamente senza lavoro. Se non è un´emergenza sociale questa, non si capisce quale possa essere».
E si risveglia l´Onda anomala. Non solo per i tagli alla scuola pubblica, ma anche perché la finanziaria prevede una decurtazione di 700 milioni di euro per il 2010 anche al Fondo di funzionamento ordinario delle università, pari al dieci per cento dei soldi messi a disposizione nel 2009. Neanche Letizia Moratti aveva osato tanto.
Venti di guerra anche dai Cobas. L´annuncio: «Il 23 ottobre il popolo della scuola pubblica riempirà le strade di Roma» insieme alle altre categorie del lavoro dipendente in occasione dello sciopero generale. «I protagonisti della scuola - avverte il sindacato in una nota - diranno no ai tagli, alle controriforme Tremonti-Gelmini, all´espulsione dei precari e ai contratti di disponibilità, alla legge Aprea, alle cattedre oltre le 18 ore», e chiederanno le dimissioni del ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini. Intanto i precari hanno promosso per il 3 ottobre una manifestazione nazionale a cui i Cobas hanno assicurato il loro sostegno.