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Repubblica-Scuola, tagli come per la sanità

Una nuova polemica si abbatte sul ministro Letizia Moratti alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico Scuola, tagli come per la sanità I sindacati: no al piano che ridimensiona duemila istituti...

28/08/2002
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la Repubblica

Una nuova polemica si abbatte sul ministro Letizia Moratti alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico
Scuola, tagli come per la sanità
I sindacati: no al piano che ridimensiona duemila istituti

Nella lista del ministero tutte le strutture che hanno un rapporto studenti-docenti inferiore a 9,5 La Cgil-Scuola: "Ci opporremo"
MARIO REGGIO

ROMA - Sul fronte caldo della scuola - sperimentazione contrastata, contratto nazionale da rinnovare, graduatorie dei supplenti bloccate dal Tar - si abbatte un altro temporale: il progetto del ministro Moratti di ridimensionare con tagli e accorpamenti più di duemila scuole, considerate poco produttive: tutte quelle al di sotto del rapporto 9.5 alunni per docente. I sindacati erano in allarme dal luglio scorso e il blocco del concorso per 1.500 presidi ha accresciuto la loro inquietudine. Così la Cgil scuola in un incontro tenuto ieri a Roma ha deciso mobilitare i suoi segretari regionali per fronteggiare l'offensiva del ministro.
La manovra di ridimensionamento potrà partire solo dall'anno scolastico 2003-2004, ma le intenzioni saranno chiare prima: quando il governo presenterà, entro pochi mesi, la nuova finanziaria. Del resto la Moratti ha in più occasioni messo nella lista delle priorità la riduzione del "costo del personale, che supera il 90 per cento del bilancio". Linea confermata prima delle ferie estive dal sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea in un'intervista al "Mattino" di Napoli: "Ci sono oltre duemila istituti che hanno un rapporto studenti-docenti inferiore al parametro minimo di 9.5. Dove questo rapporto non è giustificato interverremo".
A scorrere il lungo elenco, presentato il 23 luglio dal ministero ai sindacati, si scoprono cose interessanti. Da ridimensionare, partendo dal fondo, l'Istituto per ciechi pluriminorati di Assisi, dove lavora un insegnante ogni 1.8 studenti. Da rivedere anche il numero degli insegnanti della scuola elementare di Castelbarocco, nel Parco del Pollino in Calabria, dove studiano 25 bambini che provengono da una miriade di comuni e frazioni. Fino ad arrivare al Liceo classico Raffaello di Urbino dove il rapporto tra studenti e docenti è al limite del parametro minimo deciso dal ministero, vale a dire 9.5.
Il principio del ridimensionamento delle scuole assomiglia molto al piano sanitario del governo Berlusconi che prevede, la chiusura di una miriade di piccoli ospedali. "Noi ci opponiamo e ci opporremo con fermezza '#8211; dice il segretario nazionale della Cgil scuola Enrico Panini '#8211; gli sprechi non li vuole nessuno, ma questa manovra intacca il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, che è una cosa diversa. Ed attacca l'autonomia regionale, perché dal '98 sono le regioni a gestire direttamente la programmazione scolastica, con l'obbligo di dimensionare le scuole tra i 500 e i 900 alunni. Se il governo deciderà di andare fino in fondo si troverà in primo luogo a fronteggiare la rivolta delle regioni. Ma anche i sindacati non staranno a guardare, perché non si può dimenticare che nel lungo elenco del ministero ci sono molte scuole che accolgono studenti con gravi handicap, o istituti in zone disagiate come quelle montane. E poi il parametro di 9.5 studenti per docente non è scritto da nessuna parte" .
Un primo segnale è arrivato da Adriana Buffardi, assessore regionale alla Scuola della Campania e coordinatrice nazionale nella Conferenza delle regioni. L'assessore ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera di fuoco al ministro Moratti: "I tagli preventivati, tra l'altro decisi sulla base di valutazioni puramente matematiche, non sono stati concertati, o comunicati preventivamente agli enti locali e alle regioni, queste ultime titolari esclusive in materia di programmazione della rete scolastica. Le chiedo un incontro urgente per discutere sul progetto del ridimensionamento" .