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Repubblica-Sì della Camera alla devolution

Montecitorio approva il disegno di legge che riordina le competenze legislative di Stato e Regioni Sì della Camera alla devolution Bossi: "Un plauso a Calderoli" Roberto Calderoli ...

28/09/2004
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la Repubblica

Montecitorio approva il disegno di legge che riordina
le competenze legislative di Stato e Regioni
Sì della Camera alla devolution
Bossi: "Un plauso a Calderoli"

Roberto Calderoli
ROMA - Via libera della Camera alla devolution. L'Aula di Montecitorio, dopo tre giorni di dibattito, ha approvato con 261 sì, 208 no e 6 astenuti, l'articolo 34 del disegno di legge di riforma costituzionale che modifica l'articolo 117 della Costituizone e riordina le competenze legislative di Stato e Regioni.

Da Umberto Bossi immediati complimenti a Roberto Calderoli: "Voglio fare un plauso a Calderoli - ha detto al telefono il leader della Lega - per avere portato avanti il federalismo e per il lavoro che ha fatto per la devolution". Bossi, ancora in clinica a Brissago, si è detto soddisfatto dell'esito delle votazioni odierne.
"Calderoli - ha aggiunto - adesso è riuscito a chiudere una partita difficile. Il tempo poi perfezionerà le cose".

Politica estera e difesa, immigrazione e politica monetaria. E poi ordine pubblico, leggi elettorali e previdenza sociale. Queste, fino ad oggi, alcune delle materie che, secondo la Costituzione, sono di competenza esclusiva dello Stato. Con la modifica, da parte della Camera, dell'articolo 117 della Costituzione, contenuta nel provvedimento sulle riforme, si aggiungono tutela della salute, promozione del "made in Italy", sicurezza e qualità alimentari, sicurezza del lavoro. E, ancora, ordinamento della capitale, grandi reti strategiche di trasporto, ordinamento della comunicazione e delle professioni intellettuali, ordinamento sportivo nazionale, produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionali dell'energia.

Ci sono poi, nell'articolo sulla devolution appena licenziato dall'aula, le materie concorrenti (sulle quali le regioni fanno leggi nel quadro dei principi generali fissati dallo stato). E' il caso, oltre a quelle previste dalla Costituzione vigente, dell'ordinamento delle comunicazioni di interesse regionali e degli istituti di credito a interesse regionale, delle attività sportive con relativi impianti e della produzione e distribuzione di energia, delle reti di trasporto (in questi ultimi casi la differenza con le materie esclusive dello stato è nel termine "grandi").

Novità del testo licenziato dalla Camera, quella che più propriamente si può definire devolution, ovvero il comma che elenca le materie di "potestà legislativa esclusiva" delle Regioni. Si tratta di: assistenza e organizzazione sanitaria; organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche; definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della regione; polizia amministrativa regionale e locale. E, per finire, come prevede anche l'attuale costituzione, ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.