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Repubblica-Statali in rivolta, nuovo sciopero tagli fino al 50% nei ministeri

Lega: più sgravi Irap. Spunta l'ipotesi di una modifica del maxiemendamento con successiva fiducia Statali in rivolta, nuovo sciopero tagli fino al 50% nei ministeri Gli acquisti di beni e s...

02/12/2004
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la Repubblica

Lega: più sgravi Irap. Spunta l'ipotesi di una modifica del maxiemendamento con successiva fiducia
Statali in rivolta, nuovo sciopero tagli fino al 50% nei ministeri

Gli acquisti di beni e servizi decurtati anche della metà per finanziare gli sgravi
Il ddl sulla competitività verrà sganciato dalla Finanziaria
ROBERTO PETRINI

ROMA - L'effetto-Irpef si scarica sulla Finanziaria e alimenta la tensione sindacale: il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego per il triennio 2005-2007, previsto dall'emendamento del governo sulle tasse, sta provocando una vera e propria rivolta tra gli statali e i sindacati Cgil-Cisl-Uil ieri hanno annunciato un nuovo sciopero generale delle categorie. Preoccupazione sollevano anche i conteggi sui tagli ai consumi per beni e servizi dei ministeri previsti dall'emendamento del governo: si tratta di 700 milioni per il solo 2005 che si risolvono in una riduzione delle spese dell'11,8 per cento ma che, sommate ai tagli della Finanziaria, raggiungono percentuali ben più consistenti. In testa alla classifica dei ministeri più penalizzati gli Esteri con il 44,5 per cento, l'Ambiente con il 40,8 e le Attività produttive con il 38,2 per cento.
Non resta al riparo dalle polemiche l'iter della Finanziaria che rischia la quarta lettura o la fiducia: la Cdl della Camera ha fatto infatti sapere ai colleghi di Palazzo Madama che, se non saranno accettate le modifiche cui si rinunciò a Montecitorio per l'improvvisa chiusura del dibattito, il provvedimento sarà rispedito al Senato. Si rincorrono voci anche di modifiche all'emendamento fiscale, magari con un nuovo maxiemendamento (che tuttavia dovrebbe passare in consiglio dei ministri) : "Sieti sicuri - ha detto ieri sibillinamente il ministro Calderoli che chiede un aumento delle risorse sull'Irap - che l'emendamento fiscale sia proprio quello presentato?". Un incontro tra il ministro dell'Economia Siniscalco e il presidente del Senato Pera avrebbe messo a punto l'iter e intanto si parla di accorpare l'esame della Finanziaria e del decretone fiscale di fine anno da 2,6 miliardi.
Intanto l'emendamento della Lega che proponeva di eliminare il meccanismo automatico, legato all'Istat, per rivalutare i ricavi sui quali lavoratori autonomi e professionisti pagano le tasse, è stato bocciato in Commissione. L'eliminazione degli automatismi secondo la Lega sarebbe costata 2 miliardi di euro, secondo i Ds invece 1,1 miliardi. "Ma in ogni caso - ha commentato il diessino Morando - dove sono i soldi per toglierlo visto che il governo ha preso un impegno in tal senso?". Secondo il sottosegretario all'Economia Vegas si sta operando per "superare l'automatismo garantendo il consenso delle categorie e i saldi". La questione sarà sul tavolo di un incontro, oggi, tra il ministro dell'Economia Siniscalco e le categorie: secondo alcune indiscrezioni il governo avrebbe pronto un emendamento che eliminerebbe l'automatismo; l'indice Istat rileverebbe prezzi e ricavi, ma solo in caso di scostamento rilevante si aprirebbe la verifica con le categorie per rivedere gli studi.
Scaramuccia anche sull'Alta commissione per controllare l'applicazione del tetto del 2 per cento caldeggiata dal governatore della Banca d'Italia Fazio. Un emendamento, che prevede una commissione (composta da Istat, Tesoro, Bankitalia, Corte dei Conti e Cnel) è stato presentato dall'Udc Ivo Tarolli, spesso interprete degli umori di Via Nazionale. "Nessun governo legittimo accetterebbe di essere messo sotto tutela", ha detto Vegas durante un accesso confronto che si è tenuto in Commissione Bilancio l'altra notte: sull'emendamento si è formato un asse Udc-opposizioni e per evitare danni il governo ha deciso l'accantonamento. "L'Alta commissione è un interesse nazionale altrimenti non si spiega perché in tre avremmo sfondato i conti per 50 miliardi, ripresenterò l'emendamento in aula", ha commentato Tarolli.
Sfuma infine il "collegato" alla Finanziaria sulla competitività annunciato nelle scorse settimane: diventerà un piano autonomo che sarà varato dal consiglio dei ministri e poi trasmesso alle Camere presumibilmente a gennaio.