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Repubblica-Statali, sindacati compatti "Recuperare prima l'inflazione"

IL DOCUMENTO Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego: "Solo lievi ritocchi al Patto del '93" Statali, sindacati compatti "Recuperare prima l'inflazione" ROMA - Sulla riforma del sistema...

02/08/2004
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la Repubblica

IL DOCUMENTO
Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego: "Solo lievi ritocchi al Patto del '93"
Statali, sindacati compatti "Recuperare prima l'inflazione"

ROMA - Sulla riforma del sistema contrattuale si elaborano le prime proposte. Sul tavolo dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti, è arrivato da alcuni giorni un documento unitario delle federazioni del pubblico impiego delle tre organizzazioni sindacali. La novità è duplice: è la prima proposta su questa materia da quando si è riaperta la discussione; è una proposta condivisa da tutti e tre i sindacati. Non è poco, se si pensa che il tavolo per fare ripartire la concertazione con la Confindustria è saltato proprio per l'indisponibilità della Cgil di affrontare, in questa fase, il negoziato sul sistema di contrattazione, mentre c'era la piena volontà da parte della Cisl e della Uil.
I quattro sindacati del pubblico impiego (la Uil ne ha due) suggeriscono una sorta di restyling del modello contrattuale definito con l'accordo del luglio '93, che prevede il contratto nazionale per la tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni e quello integrativo per la distribuzione della produttività aziendale.
Nessuna rivoluzione, dunque, bensì un leggero aggiustamento su quello che considerano il punto maggiormente critico, cioè il recupero dell'inflazione reale una volta che questa si sia fortemente discostata da quella programmata. È di questi giorni la polemica sul tasso di inflazione programmata fissata dal governo all'1,6 per cento per il 2005 e considerata irrealistica dai sindacati. Proprio sulla base dell'inflazione programmata vengono stabiliti gli incrementi retributivi per il primo biennio del contratto nazionale. Il secondo biennio serve, appunto, ad aggiustare l'eventuale scostamento. Negli ultimi anni, il distacco tra i due valori si è progressivamente accentuato con complicazioni nelle trattative. Da qui nasce la proposta di Carlo Podda (Fp-Cgil), Rino Tarelli (Cisl-Fps), Carlo Fiordaliso (Uil-Flp) e Salvatore Bosco (Uil-Pa): anticipare il recupero dell'inflazione reale. Senza cioè aspettare il secondo biennio. Un procedimento che secondo i sindacati del pubblico impiego non dovrebbe realizzarsi automaticamente (come una specie di scala mobile) ma, invece, in una vera e propria trattativa con le controparti.
Per il resto - si legge nel documento - "l'attuale assetto della contrattazione può essere nella buona sostanza confermato". Ma dal pubblico impiego arriva anche un no secco all'ipotesi di contratti regionali: se si facesse in un settore come la Sanità, ad esempio, si creerebbero 20 sistemi sanitari diversi.
(r.ma.)