Repubblica: "Stranieri in aula, fino al 30%" Gelmini frena sulle classi separate
Il ministro dell´Istruzione: stiamo valutando il provvedimento, vanno aiutati con l´italiano Secondo il governo le assenze degli insegnanti sono a - 32,4 %, risparmio di "200 milioni"
ROMA - Si sono presentati come alleati nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta, ieri mattina a Palazzo Chigi, hanno illustrato il bilancio di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell´università. La Gelmini ha annunciato che sta ragionando per introdurre un tetto del 30 per cento degli studenti immigrati per classe, ma a partire dal 2010. Una scelta che sconfessa l´orientamento della maggioranza di creare classi differenziali per gli immigrati. E ricordando la vicenda della scuola Pisacane di Roma: «Una vicenda che deve far riflettere, servono risorse per accompagnare i bimbi immigrati nella conoscenza della lingua italiana».
Intanto si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009, a gennaio e febbraio, sono calate del 32,4 per cento. Il mancato ricorso alle supplenze - è il calcolo che ha proposto Brunetta - ha consentito di risparmiare finora «tra i 200 e i 250 milioni di euro». «E darò una mano alla collega Gelmini - ha promesso - affinché questa cifra rimanga all´interno del mondo della scuola». Altro capitolo quello relativo ai precari. Già quest´anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione, più 12 mila rispetto allo scorso anno, e 8.000 richieste di pensionamento sono state presentate dal personale non docente. «Questo significa - ha fatto i conti il ministro Gelmini - che i 42 mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente». Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l´assorbimento dei precari: a quelli che fino all´anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest´anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente, come congedi e aspettative di vario tipo. I periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l´indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province.
Stretta anche sulle università, sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20 per cento in meno: all´inizio dell´anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è stata fatta con criteri di flessibilità: «non penalizziamo le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione».
(ma. re.)