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Repubblica: Straordinari, per ora no a sconti per infermieri e poliziotti

E Epifani chiede un tavolo sugli statali: niente demagogia

27/05/2008
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la Repubblica

Gli appartenenti alle forze dell´ordine guadagnano 6 euro per ogni ora in più
I lavoratori della sanità preparano un sit-in di protesta a Montecitorio
LUISA GRION

ROMA - La riforma del pubblico impiego è un argomento serio, basta con le interviste e le indiscrezioni: il ministro apra un tavolo di confronto. E´ il messaggio che Guglielmo Epifani, leader della Cgil, invia a Renato Brunetta, titolare della Funzione Pubblica e Innovazione. A giorni il ministro presenterà il piano industriale per riordinare il settore, ma i sindacati chiedono un confronto urgente anche per affrontare la spinosa questione della defiscalizzazione degli straordinari. E prevista per il privato, non per il pubblico, il governo fa capire che al momento non ci sono spazi per estenderla, ma i dipendenti - sanità e sicurezza in primis - sono sul piede di guerra .
Non solo: sul piatto ci sono anche i mancati rinnovi contrattuali. «Il governo deve sapere che non si può non affrontarne il finanziamento con la prossima Finanziaria» commenta Epifani «la riforma deve essere fatta, ma senza demagogia. C´è già un memorandum firmato con Uil e Cisl, partiamo da lì». «Ma in un piano industriale veroe proprio - commenta Rino Tarelli della Uil - la riforma fiscale andrebbe estesa a tutto il pubblico impiego e non solo al lavoro privato».
E su quel punto infatti che il cerchio si sta stringendo: «Un´ora di lavoro straordinario oggi alle donne e agli uomini in divisa - dice Donato Capece, segretario del Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) - è pagata circa 6 euro, meno di quanto percepito da un qualsiasi altro impiegato. Inserire le Forze dell´ordine nella detassazione degli straordinari è giusto e doveroso».
Stessa rabbia fra gli infermieri: «Il sistema è strutturato in modo tale che se si smette di far gli straordinari si fermano gli ospedali» dice Annalisa Silvestro, presidente dell´Ipasvi (l´ordine professionale della categoria). «Per gli infermieri, soprattutto al Nord dove c´è una storica carenza di organico, gli straordinari non sono una scelta, ma un obbligo - conferma Andrea Bottega, leader del Nursid, sindacato autonomo di categoria - Spesso per mancanza di fondi non sono poi nemmeno pagati in quanto tali: stiamo invitando gli iscritti a chiedere ai giudici del lavoro decreti ingiuntivi; quanto alla mancata defiscalizzazione per ora faremo un sit-in di protesta a Montecitorio, ma la tensione è davvero alta». A sentire gli uomini del Welfare però, al momento non ci sono spazi, nel governo, per estendere la misura al settore pubblico; la patata bollente passerà al Parlamento.