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Repubblica: Tra gli under 23 ha vinto l´Unione

Ma quasi un quarto dei giovani esordienti ha preferito astenersi gli elettori

13/04/2006
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la Repubblica

Quasi la metà dei non votanti ha ripetuto la scelta
La Swg analizza i flussi. Fedeltà più forte a sinistra
VLADIMIRO POLCHI

ROMA - I giovani preferiscono l´Unione. Chi nel 2001 era troppo giovane per poter votare, nel 2006 ha premiato il centrosinistra con il 42% dei consensi. Quasi un quarto degli ex under 18 ha però disertato l´appuntamento con le urne, dando un segnale di prematura disaffezione verso la politica.
L´istituto di ricerche Swg ha elaborato una prima mappa dei flussi elettorali 2006. Il risultato? Tra i nuovi votanti (gli elettori dai 18 ai 23 anni) ha avuto la meglio il Professore. Il 42,1% di loro ha infatti appoggiato il centrosinistra di Romano Prodi. I consensi per la Casa delle libertà si sono fermati al 34,6%. Un altro dato, però, salta agli occhi. Il tasso d´astensione dei giovani elettori (circa tre milioni) è infatti del 23,3%: nettamente superiore a quello medio, che è stato inferiore al 17%. «Segno – sostiene Maurizio Pessato di Swg – di una certa estraneità di parte dell´elettorato più giovane dai principali temi dell´agenda politica».
Per quanto riguarda poi i "movimenti di voto" tra le due coalizioni, si assiste a una buona tenuta dell´Unione. Il centrosinistra conserva infatti oltre l´80% dell´elettorato 2001, ne perde l´11,8% nell´astensione e ne "regala" il 7,2% agli avversari. Di poco inferiore la performance del centrodestra. La Cdl mantiene il legame con il 77,2% di chi l´ha votata cinque anni prima, perde per strada il 14,4% che diventano astensionisti e cede all´Unione l´8,1% dei propri elettori. Insomma, «il centrosinistra – spiega Pessato – mantiene il voto e incassa in termini di flussi».
Berlusconi però convince di più gli astensionisti. Tra coloro che nel 2001 hanno disertato le urne, il 26,9% ha scelto di votare Cdl e il 25,6% ha preferito l´Unione. Circa la metà (il 47,3%) ha deciso di replicare l´astensione.
Che i giovani avrebbero premiato Prodi, già emergeva dai dati forniti dall´Osservatorio pre-elettorale di Tns Abacus. Il 55% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni, consultati a una settimana dal voto, dichiarava infatti di votare centrosinistra: il 10% in più di chi preferiva la Cdl. Non solo. «I neo-elettori – afferma Carla Natali, responsabile della ricerca – hanno mostrato di prediligere le ali estreme delle coalizioni». Tra gli under 25, infatti, il 13% prevedeva di votare Rifondazione comunista. Mentre, nell´altra parte dello schieramento, il 16% dichiarava il proprio consenso per Alleanza nazionale.
Un´indagine post-voto, effettuata con metodo CATI il 10 aprile da Tns Abacus (il testo integrale è su www.sondaggipoliticoelettorali.it) dà poi un giudizio negativo sulla qualità della campagna elettorale appena conclusa. Il 64% ha dichiarato di aver votato "a prescindere", senza tenere cioè in conto slogan o promesse. Ancora meno hanno inciso le "gesta" dei leader. Silvio Berlusconi infatti non avrebbe influenzato il voto per il 68% degli intervistati e comunque, se un influsso il premier ha avuto, questo è stato negativo per il 74% degli elettori. Prodi, invece, pur non avendo condizionato il voto degli italiani (il 72% dice che non ha avuto alcuna influenza), quel poco che ha smosso è stato per lo più positivo (per il 62%). Infine, più dell´80% ha dichiarato che se Berlusconi o Prodi non si fossero candidati leader delle coalizioni, essi avrebbero votato esattamente allo stesso modo.