Repubblica-Università, ancora mobilitazioneFassino: "Confronto sul ddl Moratti"

Il segretario Ds: "Una legge che rischia d'affossare gli atenei"
Le proteste di rettori, ricercatori e docenti
Università, ancora mobilitazioneFassino: "Confronto sul ddl Moratti"

Piero Fassino
ROMA - La protesta del mondo universitario contro il disegno di legge Moratti sullo stato giuridico dei docenti, non si arresta. Alla vigilia della mobilitazione nazionale prevista per domani negli atenei italiani, arriva anche l'appoggio di Piero Fassino. Il segretario dei Ds ha chiesto di riaprire il confronto sul testo, prima che venga approvato al Senato.

Per evitare di approvare un disegno di legge che "rischia di affossare gravemente" l'università italiana, Fassino ha voluto richiamare l'attenzione della maggioranza sul provvedimento, sottolineando come "la legge Moratti sia uscita da una prima fase dell'iter parlamentare particolarmente lontana e distante dalle esigenze reali dell'università italiana".

Quattro i punti caldi segnalati da Fassino per riaprire il confronto: il sistema di valutazione della docenza, l'ingresso di giovani insegnanti e ricercatori, l'autonomia e le risorse. "Su questi temi, se ci si vuol far carico veramente dei problemi dell'università italiana noi siamo pronti", ha detto il segretario della Quercia. E appellandosi alla maggioranza, ha chiesto che "non sia sorda e non si blindi su un ddl considerato negativamente da noi, dai rettori, dalle organizzazioni sindacali, dal mondo dei ricercatori e dalla stessa Confindustria. Chiediamo al ministro Moratti - ha concluso Fassino - un atto di responsabilità. Stiamo parlando di un tema strategico per il paese. Per questo chiediamo una legge che effettivamente consenta la modernizzazione e riqualificazione delle università italiane".

(29 giugno 2005)