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Repubblica: USA,"Salvate l´ora di ricreazione"

Negli Usa una campagna nazionale per impedire l´eliminazione della pausa nelle scuole

19/05/2006
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la Repubblica

LA POLEMICA

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
alberto flores d´arcais
new york
Ha un suo sito, ha come sponsor un popolare network, ha un finanziamento di un milione di dollari e un nome che potrebbe essere stato scelto da un generale del Pentagono: "Operation: Rescuing Recess". Con i militari e con la guerra non ha in realtà nulla in comune, quella che si sta combattendo è una "battaglia" che riguarda migliaia di bambini e adolescenti americani; in difesa di un principio-valore comune in più o meno tutte le scuole del mondo: la ricreazione.
Da Atlanta a Chicago, da Boston a Minneapolis sono decine le scuole interessate. Una campagna partita per iniziativa dell´associazione genitori-insegnanti (Pta) e che una volta arrivata sul canale televisivo Cartoon - il più seguito dai bambini d´America - è diventata una "battaglia" nazionale.
«Se foste costretti a lavorare una giornata intera senza una pausa caffè, senza l´ora di sosta per il pranzo o per uscire fuori a sgranchirvi un po´ le gambe cosa fareste? Molto probabilmente cerchereste un nuovo lavoro o chiamereste il vostro capo per lamentarvi. Allora cosa intendete fare se la scuola di vostro figlio cancella la ricreazione? Guardatevi allo specchio! Il Salvaricreazione vi invita a partecipare attivamente alla campagna». Il sito messo in piedi dal Pta non si rivolge solo ai genitori; gli studenti, bambini ed adolescenti, vengono invitati a scrivere lettere alle scuole e ai provveditorati, gli insegnanti vengono chiamati alla mobilitazione e le scuole a prendersi la propria responsabilità.
Secondo gli ultimi dati disponibili le scuole che oggi non hanno ricreazione sono il 7 per cento nel primo e secondo grado (i primi due anni di elementari) e il 13 per cento per i ragazzini del sesto grado (l´inizio delle scuole medie). Numeri sicuramente rilevanti ma che vanno letti con attenzione. La stragrande maggioranza delle scuole ha tuttora la ricreazione standard di 25 minuti; prendendo i dati nazionali si vede poi che in oltre il 99 per cento delle scuole elementari americane sono previsti orari di educazione fisica che altro non sono - considerata l´età dei bambini - che una ricreazione regolarizzata da giochi e svaghi di ogni genere. Il che, dicono i responsabili delle scuole sotto accusa, equivale ad avere due se non tre ricreazioni al giorno.
Grazie al milione di dollari che il canale via cavo Cartoon ha donato alla campagna (oltre al fatto di parlarne in televisione) il "Rescuing Recess" ha raggiunto negli ultimi giorni il suo obiettivo: quello di costringere la stampa (locale ma anche nazionale) ad affrontare la questione, aprendo un dibattito che oltre a genitori ed insegnanti finisca anche per coinvolgere i politici.
Al grido di «lasciateci giocare» migliaia di bambini (guidati dai genitori) hanno iniziato ad inondare le scuole di lettere-appelli perchè venga salvata la vita alla ricreazione. Come spesso accade sotto accusa sono finite per prime le scuole pubbliche dei distretti scolastici più poveri, quelle frequentate in maggioranza dalle minoranze afro-americane e ispaniche. Con le nuove leggi federali che impongono test di matematica e di lettura a partire dalla terza elementare, le scuole devono fare di tutto per mantenere una media di risultati che gli permetta di conservare i fondi governativi, i posti di lavoro per gli insegnanti e la sopravvivenza stessa della scuola.
Molte scuole - soprattutto quelle dove gli studenti sono, per diversi motivi, meno preparati - di conseguenza hanno deciso di tagliare i tempi liberi e la via più facile è stata, ovviamente, quella di eliminare la ricreazione.
Per la Pta è vero il contrario: senza ricreazione gli scolari rendono meno anche in termini prettamente scolastici. «Pensate che la ricreazione sia solo un gioco di bimbi? Vi sbagliate: gli esperti sostengono che a quella età giocare è vitale esattamente come il tempo trascorso sui banchi per la crescita e lo sviluppo emotivo ed educativo», scrive il bollettino dei parenti-insegnanti, «ma nonostante le prove sempre più evidenti che i ragazzini hanno bisogno di sfogo all´aperto, di interagire con i coetanei e di fare esercizio fisico il 40 per cento delle scuole elementari americane ha già eliminato o sta pensando di eliminare la ricreazione».