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Resto del Carlino-Aprea: "Organici garantiti Conosciamo l'emergenza"

SCUOLA Il sottosegretario apre uno spiraglio sul numero delle cattedre Aprea: "Organici garantiti Conosciamo l'emergenza" di Federica Gieri BOLOGNA "Nelle classi interessate alla rifor...

17/04/2004
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Il Resto del Carlino

SCUOLA Il sottosegretario apre uno spiraglio sul numero delle cattedre
Aprea: "Organici garantiti Conosciamo l'emergenza"
di Federica Gieri

BOLOGNA "Nelle classi interessate alla riforma abbiamo garantito gli organici di fatto. Rispetto alle richieste attuali non previste, sono sicura che avremo modo di fare aggiustamenti tali da capire come corrispondere alla domanda.
Al consiglio della Provincia di Bologna, tutto sulla scuola, Valentina Aprea, sottosegretario all'Istruzione, sembra aprire uno spiraglio nella trattativa che, da mesi, sul tema caldo degli organici 2004-05 (in pratica il numero dei prof da mettere in cattedra il prossimo anno) vede contrapposti in modo netto e deciso l'Ufficio scolastico regionale e Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Sindacati che, proprio ieri, ancora prima dell'annuncio del sottosegretario, hanno depositato in Prefettura la richiesta di apertura della procedura di conciliazione. Che, in caso di fallimento, porterà allo sciopero regionale della scuola in calendario per l'inizio della seconda settimana di maggio. Questo giudicando inaccettabili i tagli agli organici (meno 326 docenti a fronte di 11 mila studenti in più in tutta la regione), la mancata concessione di classi di tempo pieno e prolungato a 8000 famiglie e il calo degli insegnanti di sostegno.
Accuse cui l'Aprea dà una risposta indiretta nello spiegare al consiglio provinciale gremito non solo di consiglieri, ma anche e soprattutto di insegnanti e genitori, il valore e la portata della riforma Moratti. Legge contro cui si è scagliata, per una volta compatta, la sinistra tutta accusando il ministro Letizia Moratti di affossare la scuola pubblica. Aprea ha invece ricordato "l'inadeguatezza del nostro sistema scolastico educativo incapace di aiutare i giovani ad affrontare le sfide che la società pone loro".
La prova? Basta dare un'occhiata ai dati Ocse in tema di istruzione per vedere come il nostro Paese si piazzi sempre agli ultimi posti nelle classifiche che riguardano i livelli di apprendimento. In particolare nelle materie scientifiche. Un sistema incapace di formare persone che domani, uscite da scuola, nella vita faranno altro e non ciò per cui hanno studiato. "Un'impalcatura rigida ha ribadito il sottosegretario che trattiene i giovani obbligatoriamente e non per scelta. Sempre più autoreferenziale, aristocratica ed elitaria che manda avanti i predestinati. Per questo il Governo si è collocato dalla parte dei giovani, costruendo un sistema educativo su basi diverse in cui si dà centralità alla persona intesa come cittadino attivo". Obiettivi? "Migliorare la qualità dei livelli di apprendimento e conoscenza con un'educazione permanente".