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Resto del CArlino-Ascoli-Cinquecento in corteo contro la riforma Moratti

SCUOLA Adesione inferiore rispetto alle aspettative. Immancabili i cori e gli striscioni che hanno contrassegnato il percorso degli studentidal Liceo scientifico fino alla rotonda Giorgini Cinqu...

06/11/2005
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Il Resto del Carlino

SCUOLA Adesione inferiore rispetto alle aspettative. Immancabili i cori e gli striscioni che hanno contrassegnato il percorso degli studentidal Liceo scientifico fino alla rotonda Giorgini
Cinquecento in corteo contro la riforma Moratti
SAN BENEDETTO Sarà stata la bella giornata di sole oppure altri impegni, strettamente personali, ma lo sciopero degli studenti degli Istituti superiori di San Benedetto, questa volta senza l'etichetta politica della 'Sinistra Giovanile', non ha bissato l'adesione alla precedente manifestazione contro la legge Moratti. Dal piazzale del Liceo Scientifico, in viale De Gasperi (sede del raduno), circa 500 giovani, come sottolineato dagli esponenti delle Forze di polizia, hanno percorso, in corteo, con striscioni e con l'aggiunta dei tradizionali cori contro il ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, le vie del centro fino alla piazza della Rotonda 'C. Giorgini'. Dove, per la verità, la partecipazione al dibattito è stata di gran lunga inferiore alle aspettative. La giornata di mobilitazione, contraddistinta dallo slogan 'Cancelliamo la Moratti' è stata promossa dai rappresentanti degli Istituti superiori di San Benedetto, Fabio Del Zompo, Andrea Broglia, Matteo Bernardini, Giammario Mandolini, Marco Bovara e Andrea Induti, con soste nei punti topici delle vie del centro, per sensibilizzare l'opinione pubblica alla riforma della scuola. La protesta, alimentata dai fumogeni, striscioni e dai cori del genere "la Moratti smantella la scuola pubblica, trasforma il sapere in merce, crea studenti di serie A e di serie B, elimina l'idea dell'obbligo scolastico e privilegia i più forti a svantaggio dei più deboli" è quindi andata in archivio. Non le rivendicazioni: dalla richiesta di maggiori finanziamenti alla scuola pubblica, "per l'edilizia, i laboratori, i programmi, gli insegnamenti e per le attività extrascolastiche", alla promozione di una scuola laico e multiculturale, "capace di valorizzare e integrare tra loro culture diverse e, infine, di promuovere pace e tolleranza". In definitiva, gli studenti degli Istituti superiori di San Benedetto, hanno ribadito la fiscale filosofia in netta contrapposizione alla riforma. "Abbiamo tutt'altra visione della scuola che vogliamo laica, pubblica, inclusiva e multiculturale e, di certo, non sarà la Moratti a farci cambiare idea". Cioé, al prossimo sciopero.
Pasquale Bergamaschi