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Resto del CArlino-Cesena-Mancano i docenti, aule sovraffollate" Sindacati in trincea

SCUOLA Cgil, Cisl e Uil contro la riforma "Mancano i docenti, aule sovraffollate" Sindacati in trincea di Paola Francia "I conti della scuola non tornano e le promesse che sono state fatte...

08/04/2004
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Il Resto del Carlino

SCUOLA Cgil, Cisl e Uil contro la riforma
"Mancano i docenti, aule sovraffollate" Sindacati in trincea
di Paola Francia
"I conti della scuola non tornano e le promesse che sono state fatte alle famiglie con la riforma Moratti non potranno essere mantenute". I sindacati Cgil-Cisl-Uil non hanno dubbi: per la scuola si preannunciano tempi bui, in termini di carenza di organico e di disponibilità di posti. "Lo dicono i numeri spiegano Anna Cicognani e Giancarlo Garoia, Cisl -: sappiamo fin d'ora che non si potrà rispondere alle richieste dei genitori per il nuovo anno scolastico. La riforma ha dipinto la scuola come un'oasi felice, ma se si vanno a verificare i numeri ci si rende conto che le risorse non consentiranno di mantenere le promesse fatte".
Materne: 12 sezioni
in meno
I sindacati forniscono i primi numeri relativi all'affluenza e alle richieste per l'anno 2004-2005 avanzate dai dirigenti delle scuole statali su tutto il territorio della Provincia di Forlì-Cesena. Attualmente gli alunni che frequentano le scuole per l'infanzia della Provincia sono 5.440, per un totale di 227 sezioni. Per il mese di settembre gli iscritti saliranno a 5.608.
"Questo significa che occorrerebbero 12 sezioni in più, già chieste dai dirigenti dice Cicognani per un totale di 24 nuovi insegnanti rispetto ai 400 in attualmente servizio. Ma sappiamo che i genitori non potranno essere accontentati perché già adesso nei nostri Comuni ci sono bambini che chiedono di frequentare le lezioni anche di pomeriggio, ma sono stati esclusi per carenza di organico. E la situazione non potrà che peggiorare".
A 'complicare' il quadro c'è poi la questione dell'anticipo scolastico a due anni e mezzo. I dati parlano di 222 richieste. Secondo i calcoli dei sindacati però solo 100 potrebbero essere i bimbi accolti senza la creazione di nuove sezioni, a fronte dei 73 che rimarrebbero comunque fuori e dei 49 per i quali sarebbe necessario dar vita a nuove classi.
Anche nella scuola primaria i nuovi iscritti sono in crescita: 14.234 a fronte degli attuali 13.832, con la necessità almeno sulla carta di istituire 16 classi aggiuntive e di avere 8 nuovi insegnanti. "Il problema da affrontare è soprattutto quello del tempo pieno dicono i sindacalisti che ora è di 40 ore, e che noi chiediamo di mantenere invariato per quanto riguarda l'organizzazione didattica. La riforma propone invece un tempo-scuola (27 ore + 3 + 10 di mensa) che stravolgerebbe il modello attuale, porterebbe al taglio degli organici e a una riduzione degli ambiti disciplinari fondamentali come l'italiano".
Medie, il problema
del tempo pieno
Fermo restando il modello del tempo pieno tradizionale (40 ore) per il prossimo anno sono state richieste 171 classi rispetto alle 167 di oggi.
Il discorso vale anche per la scuola di primo grado (le medie) dove i dirigenti hanno chiesto l'istituzione di 164 classi con il tempo prolungato, rispetto alle 102 attuali. Infine gli istituti superiori, dove però i numeri dei nuovi iscritti variano rispetto alle richieste presentate dai presidi (15.214) e dal Centro servizi amministrativi (14.922), e comunque restano sempre superiori rispetto all'attuale situazione (14.700).
"Prevediamo di avere classi sempre più numerose dice Nicola Garcea, Cgil e sappiamo già che in almeno nove casi eclatanti si supereranno i 30 alunni in aula".
Infine c'è il capitolo 'precari'. "In provincia sono circa 500 dice Anna Cicognani pari al 10% degli insegnanti, e le nuove assunzioni preannunciate dal ministro non risolveranno certo il problema".