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Resto del Carlino-Il verdetto della Moratti:nessun rinvio

Il verdetto della Moratti "Scuola, nessun rinvio" ROMA '#8212; "Tutto è pronto per il regolare inizio dell'anno scolastico. La sentenza del Tar non tocca le graduatorie"....

25/08/2002
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Il Resto del Carlino

Il verdetto della Moratti
"Scuola, nessun rinvio"

ROMA '#8212; "Tutto è pronto per il regolare inizio dell'anno scolastico. La sentenza del Tar non tocca le graduatorie". Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca chiarisce con decisione la propria posizione e sottolinea in un comunicato che il lavoro di nomina del personale è pressocchè ultimato. Dunque, "non esistono ragioni o impedimenti di sorta imputabili all'amministrazione scolastica che possano provocare rinvii dell'inizio delle lezioni", ferma restando l'autonoma competenza delle Regioni, cui spetta il compito di determinare il calendario scolastico.
"Regioni, tocca a voi"
La secca replica del dicastero di Viale Trastevere giunge all'indomani della querelle scatenata dalla decisione di Fabio Granata, assessore alla Cultura della Sicilia,che ha disposto uno slittamento in avanti di due settimane per il ritorno a scuola nell'isola, motivandolo anzitutto con gli effetti sulle graduatorie derivanti dalla sentenza del Tar. "Se rinvii dovessero esserci '#8212; ribatte in proposito il ministero '#8212; riguarderebbero autonome determinazioni da parte delle Regioni non collegate alla sentenza del Tar".
Sentenza che, secondo la lettura dei sindacati, avrebbe rimesso in discussione le graduatorie per l'assegnazione delle supplenze annuali. Il ministero smentisce nettamente, e comunica che la sentenza relativa ai corsisti delle scuole universitarie di specializzazione riguarda un numero di casi limitato e, quindi, ininfluente sul regolare inizio dell'anno didattico. E aggiunge: la decisione del Tribunale amministrativo del Lazio non ha annullato espressamente le graduatorie provinciali, che quindi resterebbero, secondo il dicastero, "pienamente valide ed efficaci".
Aogni modo il dicastero guidato da Letizia Moratti conferma l'intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato, "per ottenere un definitivo chiarimento su questa complessa materia".
E a questo punto il dibattito si accende. Il ricorso al Consiglio di Stato, dicono i sindacati, rientrerebbe tra gli atti di "straordinaria amministrazione", dunque necessiterebbe della firma del dirigente generale competente. E la legge Frattini (nota come spoil system) che riordina la dirigenza statale, in vigore dall'8 agosto di quest'anno, sancisce che i direttori generali possono firmare soltanto atti di ordinaria amministrazione.
Nodi burocratici
A lanciare l'allarme è il segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini: "Il nuovo ostacolo potrebbe rendere necessaria l'adozione di un provvedimento straordinario per sciogliere anche questo nodo". Una questione, invece, di semplicissima risoluzione. Ne è certo il Sottosegretario alla Funzione pubblica, Learco Saporito, sceso in campo a sostenere la legge Frattini e il ministero Moratti. Secondo Saporito, lo spoil system non metterà assolutamente i bastoni tra le ruote all'avvio dell'anno scolastico, purché se ne osservino le modalità di applicazione contenute nella circolare del 31 luglio scorso. In cui si legge: nei sessanta giorni successivi all'entrata in vigore della legge "i dirigenti possono comunque adottare gli atti urgenti e indifferibili".
Intanto il calendario d'inizio dell'anno scolastico, regione per regione, non sembra discostarsi molto dal panorama iniziale. A parte il caso della Sicilia '#8212; dove, peraltro un preside ha sfidato apertamente l'assessore dichiarandosi intenzionato a riaprire il proprio istituto regolarmente il 17 settembre '#8212; soltanto la Basilicata sembra voler valutare uno slittamento. L'avvio regolare è già stato confermato dal Piemonte, prima regione a riaprire i battenti il 9 settembre, seguito dalla Lombardia (il 10), dal Molise (il 12), dalla Val d'Aosta (l'11). Il 16 ritorno sui banchi per gli studenti di Emilia Romagna, Marche, Veneto, Sardegna, Abruzzo, Calabria, Toscana, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Infine il Lazio e la Liguria il 18 e la Puglia il 19. E in Campania è confermata la data del 12.
di Claudia Marin