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Resto del Carlino/Macerata: Dopo le nomine, i tagli Nelle scuole maceratesi a rischio cinquanta posti

Cgil, Cisl, Uil e Snals attaccano e protestano

02/08/2007
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Il Resto del Carlino

di FRANCO VEROLI

— MACERATA —

IL MONDO della scuola non finisce mai di stupire, purtroppo. Sono appena concluse le nomine in ruolo, ma già si torna a parlare di tagli di cattedre. Cgil, Cisl, Uil e Snals sono sul piede di guerra. «Si sta verificando una situazione insostenibile a causa delle richieste del ministero per l’Economia che impone un’ulteriore riduzione, per le scuole di ogni ordine e grado della provincia, di cinquanta posti in organico, in applicazione della norma di salvaguardia prevista dalla Finanziaria 2007». In altre parole erano stati assegnati numeri limite, in termini di personale e di risorse, che però sarebbero stati superati.Questo significa che bisognerà far riportare i conti, cancellando classi già autorizzate.

«IN PROVINCIA, a fronte di un aumento di alunni — denunciano i sindacati — oltre ai tagli operati nei mesi scorsi, adesso, alla fine di luglio, quando le famiglie hanno già scelto per i propri figli le scuole e gli indirizzi da frequentare, avendo in più casi acquistato i libri, si chiede di accorpare classi intermedie, eliminare ancora classi iniziali, non aprire sezioni di scuola materna ed elementare già in precedenza autorizzate». Ad esempio, è a rischio la prima classe dell’Ipsia di Sarnano, come sarà probabilmente accorpata a Cingoli una classe precedentemente sdoppiata per la presenza contemporanea di tre alunni disabili. Non c’è da stupirsi. «Nell’anno delle politiche di integrazione dei disabili, si riduce il numero di insegnanti di sostegno, visto che è prevista la decurtazione di alcune centinaia di ore». Una situazione incredibile che, oltre a creare disagi alle famiglie, crea seri problemi al personale dell’Ufficio Scolastico Provinciale. «Con un organico ridotto del 50% — concludono Cgil, Cisl, Uil e Snals — questi lavoratori devono far fronte a tutte le operazioni, molto complesse, di avvio dell’anno scolastico, rinviando più volte le ferie per ripetere operazioni già effettuate».