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Allarme tempo pieno: insorgono nove amministratori Si oppongono al taglio del tempo pieno a scuola" e aggiungono che a pagare le conseguenze della riforma Moratti saranno i Comuni e le famiglie. ...

01/11/2003
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Allarme tempo pieno: insorgono nove amministratori

Si oppongono al taglio del tempo pieno a scuola" e aggiungono che a pagare le conseguenze della riforma Moratti saranno i Comuni e le famiglie. E' questa la posizione di 9 amministratori modenesi (gli assessori appa Pubblica istruzione della ciità, di Carpi, Castelfranco, Formigine, Sassuolo, Vignola, Polinago e Zocca, oltre ai sindaci di Zocca e Polinago e a quello di San Possidonio, che rappresenta i municipi dell'Area Nord) che chiedono un ampio confronto. Quindi ribadiscono con forza il loro no al taglio del tempo pieno e alla riduzione del tempo prolungato a scuola, così come previsto dalla schema di decreto legislativo esaminato del Consiglio dei Ministri. In particolare i 9 amministratori modenesi sottolineano che: "sentono il dovere di richiamare con forza l'attenzione dei cittadini, delle famiglie, degli operatori della scuola sugli effetti deleteri di una norma di legge che il Ministro Moratti sta per condurre all'approvazione. Il 12 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo che dà applicazione alla riforma della scuola e materializza le peggiori aspettative che si potevano temere. Le scuole d'infanzia potrebbero scendere dalle attuali 1.500-1.700 ore fino a 875, il tempo pieno scompare dall'ordinamento, il tempo prolungato nelle secondarie di secondo grado diminuisce di 3 ore settimanali. Il decreto legislativo non è ancora stato approvato, ma il Ministero ha già attivato sezioni di scuola d'infanzia statale con un unico insegnante e apertura solo al mattino, anche nella nostra regione".