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Resto del CArlino/Modena: «Scuola, i genitori coprono i buchi' che lascia lo Stato»

Le famiglie: «Non tocca a noi pagare i supplenti»

11/02/2010
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Il Resto del Carlino

«CHIEDIAMO semplicemente di fare solo la nostra parte, e di non sobbarcarci anche quella dello stato». Alzano la voce alcuni genitori delle scuole di Modena, che si sono riuniti in un coordinamento per protestare contro l'utilizzo dei finanziamenti che viene fatto nelle scuole pubbliche dei loro figli. «Il problema spiega uno dei portavoce del comitato, Gabriella Borbeggiani è questo: le scuole modenesi vantano un credito di svariati milioni dallo stato. Con questi soldi, negli anni, hanno pagato, ad esempio, gli stipendi dei supplenti, sostituendo di fatto lo stato. Ora una nota ministeriale sembra voler cancellare con un colpo di spugna questi crediti, utilizzando per le supplenze o i contratti di pulizia dei locali dei finanziamenti non vincolati. Che, per la maggior parte sono costituiti dai contributi volontari dei genitori». INSOMMA, quello che temono questi genitori è che il credito che le scuole vantano nei confronti dello stato venga colmato' dai loro contributi volontari. E per questo chiedono di vincolarli all'offerta formativa (in modo che finanzino, ad esempio, materiali dei laboratori oppure l'edilizia scolastica, ma non gli stipendi e le pulizie). «Quello che vogliamo spiega la Borbeggiani è che i nostri soldi, che, voglio ricordarlo, versiamo in modo volontario, non vengano utilizzati per pagare quelle cose che invece dovrebbe finanziare lo stato. Ognuno deve fare la sua parte, e per questo chiediamo a tutti i presidenti dei consigli di istituto e di circolo e anche a tutti i genitori che semplicemente ne fanno parte, di attivarsi prima della riunione dei consigli per richiedere alle altre componenti (insegnanti e presidi) che in sede di approvazione del programma annuale per il 2010, si deliberi il vincolo totale dei contributi volontari dei genitori così come di tutti i finanziamenti non vincolati. In caso contrario mette in guardia la Borbeggiani si rischia veramente che con i soldi delle famiglie si paghino, come dice la nota ministeriale, gli stipendi derivanti dal contratto collettivo integrativo di istituto, i contratti di supplenza breve, i contratti di servizio di pulizia dei locali e diverse altre cose che, invece, non competono ai genitori». Ma secondo la portavoce c'è un pericolo ancora peggiore. «Se non vincoliamo i nostri contributi, rischiamo di rimborsare i residui attivi', cioè i crediti che le nostre scuole hanno cumulato in questi anni nei confronti dello stato». L'INCONTRO fra i genitori è anche l'occasione per ribadire quali sono le difficoltà che scuotono la scuola in questo anno difficile per l'economia. «La riduzione ulteriore dei finanziamenti alle scuole rischia di metterle davvero in grande difficoltà. E la riforma ha aggiunto nuova confusione a quella che c'era già. Senza contare che ci sono dei problemi anche per la nomina delle supplenze brevi. Insomma conclude la Borbeggiani , non è un quadro rassicurante». d. m.