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Resto del CArlino-"Punite i professori che boicottano la riforma Moratti"

SCUOLAL'on. Garagnani accusa la sinistra "Punite i professori che boicottano la riforma Moratti" BOLOGNA "La sinistra in Emilia Romagna, e in particolare a Bologna, sta boicottando la ri...

14/09/2004
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Il Resto del Carlino

SCUOLAL'on. Garagnani accusa la sinistra
"Punite i professori che boicottano la riforma Moratti"
BOLOGNA "La sinistra in Emilia Romagna, e in particolare a Bologna, sta boicottando la riforma Moratti. Questo è inammissibile, vanno attuate subito sanzioni disciplinari".
A invocare il pugno di ferro contro gli insegnanti rei di ostruzionismo anti-Moratti, è ancora una volta il deputato forzista Fabio Garagnani, firmatario di un'interpellanza al governo per chiedere conto dei casi in cui la riforma è intralciata o stoppata nelle singole scuole.
In Emilia Romagna, in effetti, la riforma del governo Berlusconi non decolla. Di fatto la maggior parte delle scuole si è rifiutata di nominare i tutor (secondo la Cgil-scuola sono la totalità ad aver detto no) e ha confermato i vecchi piani di offerta formativa (in pratica non ha fatto i tagli alle ore di lingua straniera e applicazioni tecniche), mentre il 90% dei genitori ha chiesto il tempo pieno a 33 ore.
L'on Garagnani ha annunciato che raccoglierà segnalazioni di istituti in cui la riforma non parte e le sottoporrà all'ufficio scolastico regionale. "In Emilia-Romagna c'e' un atteggiamento politico preordinato teso a far fallire la riforma- afferma il deputato di Forza Italia - questo puo' comportare il reato di omissione di atti di ufficio". Ma non è il solo Garagnani ad invocare l'applicazione della riforma. Ieri anche la Chiesa emiliana ha lanciato un appello, firmato su "Avvenire-Bologna Sette" da monsignor Fiorenzo Facchini, coordinatore della pastorale scolastica regionale: "Il bene dei ragazzi e l'osservanza delle leggi dello stato richiedono di partire".
I toni sono però diversi da quelli del deputato azzurro: la nuova scuola "presenta qualche aspetto discutibile", scrive Facchini, e alcuni elementi "sono riformabili anche in prima applicazione", ma ora l'importante resta partire con la riforma.
"Ma quale ostruzionismo - replicano Ds, Verdi e Pdci - si tratta solo del diritto all'autonomia sancito dalla legge e dalla Costituzione".
Sulla stessa linea la Cgil-scuola: "La sinistra boicotta? Ma se è il 90% delle scuole a dire no" replica Nara Orsi, segretaria della Cgil-scuola bolognese. "Le scuole nella loro autonomia, se hanno le risorse necessarie, possono scegliere il loro piano di offerta formativa. Quanto ai tutor - continua Nara Orsi - è necessario che questa figura sia recepita nel contratto di lavoro e la trattativa sindacale è appena iniziata. Per questo non può essere applicata. E se qualcuno lo imponesse, gli insegnanti possono rivolgersi a un giudice del lavoro. E poi non è colpa nostra se i genitori chiedono il tempo pieno, anche la riforma prevede che vadano soddisfatte le richieste. Comincino loro ad applicare la legge".