Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Resto del CArlino-Riforma Moratti Sei istituti su dieci fanno boicottaggio"

Resto del CArlino-Riforma Moratti Sei istituti su dieci fanno boicottaggio"

SCUOLADossier del Comitato anti-ministro "Riforma Moratti Sei istituti su dieci fanno boicottaggio" ROMA Alle elementari (foto Newpress) come se nulla fosse, come se la Riforma non fos...

28/09/2005
Decrease text size Increase text size
Il Resto del Carlino

SCUOLADossier del Comitato anti-ministro
"Riforma Moratti Sei istituti su dieci fanno boicottaggio"
ROMA Alle elementari (foto Newpress) come se nulla fosse, come se la Riforma non fosse mai stata approvata. In barba a tutor, portfolio, inglese e computer. E' il ritratto che emerge da uno studio del comitato "Fermiamo la Moratti" che riunisce associazioni, sindacati, movimenti e forze politiche, tutti uniti dall'intento che poi è diventato anche il nome del gruppo. Insomma, poco spazio per altre "campane".
Secondo i dati resi noti ieri, il 78% degli istituti rifiuta la figura dell'insegnante prevalente (tutor); il 72% tiene unita la classe in attività facoltative e il 64% utilizza il Pof (piano offerta formativa) per mantenere in vita la vecchia impostazione. La ricerca si è svolta lungo l'arco di un anno e ha coinvolto 704 istituti per un campione del 9% delle scuole totali del primo ciclo, pari a 7.564. Gli alunni coinvolti sono stati 441.280 e 22.082 le classi. La sintesi, secondo questo studio, è che 6 scuole su 10 rifiutano le novità e scelgono (ma la legge recita diversamente e non lascia possibilità di opzioni) la vecchia impostazione.
Già dall'orario scolastico che pone una base di 27 ore settimanali a cui aggiungere 3 o 6 ore si scoprono le prime anomalie. Sono pochi infatti, appena il 21%, a presentare attività opzionali a scelta dei singoli, scomponendo il gruppo classe. Sono soprattutto le classi elementari a voler mantenere l'unitarietà dei progetti educativi: l'85% sceglie di tenere unita la classe anche in queste ore.
Non convince neppure la figura del docente prevalente o tutor: gli insegnanti preferiscono svolgere l'attività didattica ed educativa in maniera collegiale. Succede secondo lo studio che il 52% delle scuole fa volentieri a meno della prima figura. La maggior parte degli insegnanti (78%) rifiuta la funzione tutoriale, o respingendola del tutto (38%) o optando per una funzione tutoriale diffusa (40%). Solo in minima parte (22%) svolge tale funzione secondo le direttive ministeriali.
Per quanto riguarda l'inglese, il 63% ha dichiarato che le ore destinate allo studio della lingua straniera sono rimaste invariate, mentre per un 21% sono diminuite. Per il sostegno, i limiti imposti dai tetti regionali agli organici (vedi Finanziaria 2002) e l'abolizione dell'autonoma decisione del dirigente scolastico, che poteva variare le ore di sostegno, hanno portato a una drastica riduzione delle ore. Solo il 35% delle scuole che hanno risposto ottengono esattamente le ore di sostegno richieste, il 64% le vedono diminuire. Solo 7 le scuole fortunate (0,99%) che le vedono aumentare. Il rapporto alunni/docente che nell'anno scolastico 2001-2002 era 1,83 l'anno scorso era di 1,91: solo 188 docenti in più per un aumento di 1.616 alunni.
Più di un terzo degli istituti interpellati dal comitato non ha introdotto il portfolio delle competenze (più del 37% delle scuole ha optato per la non adozione). Delle rimanenti il 17,33% si affida a una modulistica proposta dalle case editrici e il 46,31% elabora un proprio portfolio dopo un confronto collegiale sulla valutazione.
s. m.