Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Resto del CArlino-Rovigo-I professionali a rischio

Resto del CArlino-Rovigo-I professionali a rischio

SCUOLASono gli istituti più penalizzati con la nuova legge I professionali a rischio Nel quadro della riforma, i tecnici che in Polesine raccolgono il 40% degli iscritti, passeranno quasi ...

30/01/2005
Decrease text size Increase text size
Il Resto del Carlino

SCUOLASono gli istituti più penalizzati con la nuova legge
I professionali a rischio
Nel quadro della riforma, i tecnici che in Polesine raccolgono il 40% degli iscritti, passeranno quasi "in toto" tra i Licei; mentre i professionali, che sfiorano in Polesine il 30% degli iscritti (percentuale da record.: la media nazionale è del 20%) sembrano gli Istituti più "a rischio". Non la vede così il Dirigente Scolastico dell'Istituto Professionale Alberghiero, Paolo Buosi: "L'area professionale - dice -, dalle prime notizie che filtrano, non è stata ancora ben definita. Noi siamo molto tranquilli, anche perché se i ragazzi vorranno lavorare a 18-19 anni, con la Riforma che sta per entrare, dovranno necessariamente passare per gli istituti professionali e non credo proprio che tre quarti della popolazione studentesca sia intenzionata a puntare all'Università. E' vero che ci sono aree disciplinari, come quelle degli insegnanti tecnico-pratici, particolarmente in sofferenza, ma sono convinto che con lo sviluppo del dibattito, l'istruzione professionale troverà una collocazione molto appetibile".
Più critico il Dirigente dell'Istituto Professionale "Colombo", Antonio Giolo: "La Riforma mi sembra che precarizzi la scuola superiore, mettendo in discussione quello che c'è di buono, sia con l'accentuazione delle differenze tra licei e istituti professionali, sia con la distinzione tra materie opzionali, opzionali obbligatorie, e obbligatorie e con i piani individualizzati, che per essere attuati richiederebbero una rivoluzione didattica e organizzativa". Ma la preoccupazione sale anche nell'ambito dell'istruzione tecnica e dei licei. Nei tecnici verrebbero notevolmente ridimensionate le materie di indirizzo. Alla ragioneria economia aziendale, che oggi copre quasi un quarto delle ore settimanali, potrebbe essere ridotta al lumicino: "Una vera contraddizione - sostiene la prof.ssa Fantini, docente di Economia ad Adria -; mentre il mondo del lavoro chiede con sempre maggiore forza agli studenti competenze precise in campo economico e aziendale per poi essere in grado di affinarle e specializzarle, la scuola taglia queste discipline in modo radicale!". Critici anche i sindacati. In particolare si teme che a 15 anni i ragazzi siano chiamati al lavoro con davanti poche chance di formazione.
os. pas.