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Resto del Carlino-Rovigo-Parte la Riforma Moratti: preoccupazione dei sindacati

IL TEMA DELLA SETTIMANAAnche per i posti di lavoro Parte la Riforma Moratti: preoccupazione dei sindacati di Osvaldo Pasello Si avvicinano i tempi, per la scuola elementare e la scuola med...

11/03/2004
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Il Resto del Carlino

IL TEMA DELLA SETTIMANAAnche per i posti di lavoro
Parte la Riforma Moratti: preoccupazione dei sindacati
di Osvaldo Pasello
Si avvicinano i tempi, per la scuola elementare e la scuola media, d'avvio della riforma-Moratti e, nel contempo, crescono, tra gli insegnanti, i timori circa la nuova organizzazione della didattica, il taglio delle ore e le materie che diverranno facoltative: il tempo-scuola minimo nella primaria sarà di 27 ore settimanali, ma l'offerta potrà anche arrivare a 40, con il "prolungato".
Il Decreto attuattivo è uscito il 5 marzo, si partirà, dunque, da settembre: senza grande "partecipazione emotiva" sembra di capire da parte delle famiglie e degli studenti, ma con una contrapposizione crescente di tutte le sigle sindacali del personale, che già si confrontano con i primi passaggi cruciali: la revisione degli organici in corso in questi giorni. Cosa temono i sindacati? "C'è grande preoccupazione tra i docenti ci ha detto il segretario provinciale dello Snals, Antonio Rossi . Preoccupazione che deriva sostanzialmente dal non capire come si snoderà l'iter della Riforma attraverso l'applicazione dei vari Decreti. Ci sono poi alcune discipline particolarmente penalizzate: penso all'educazione tecnica nella scuola media che vede ridurre il proprio orario di due terzi. E' vero che nel tempo facoltativo si può recuperare spazio, ma bisogna capire come funzionerà il meccanismo, sulla base anche delle scelte autonome delle singole scuole". Secondo lei vi sono rischi di nuovi tagli al personale?
"Se stiamo alle parole del Ministero, per il prossimo anno scolastico tagli non dovrebbero essercene, ma in prospettiva ho molti, molti, dubbi. Il rebus sono le ore facoltative: quante saranno? Sull'orario facoltativo verranno fatte le immissioni in ruolo? Verrà calcolata la mobilità?".
"Le assemblee di questi giorni nelle scuole polesane ci ha detto Teresa Bradiani, segretaria provinciale della Cgil scuola - sono state a volte roventi. I docenti delle elementari e delle medie solo ora e in mezzo a tanta confusione cominciano a cogliere la portata del cambiamento in atto: siamo di fronte ad un taglio secco dell'offerta da parte della scuola pubblica, un taglio che, pur partendo apparentemente in modo soft, nel giro di qualche anno, se non vi sarà inversione di tendenza, avrà come conseguenza la netta riduzione dell'offerta del servizio e anche del personale. Per questo siamo convinti che serva una forte mobilitazione della scuola, che d'altronde ha manifestato anche il 28 febbraio, con forza, contro la Riforma".